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Serena Mollicone: Indizi non sostenuti da prove, le motivazioni della sentenza

Cassino (Frosinone), 6/2/2023 – “Indizi non sostenuti da prove”. Depositate le motivazioni della sentenza della Corte d’Assise che a luglio ha assolto i cinque imputati al processo per l'omicidio di Serena Mollicone nel 2001 ad Arce. Caduta l’accusa di concorso in omicidio per Marco Mottola, il padre Franco, ex comandante dei Carabinieri di Arce e la madre Anna Maria “per non aver commesso il fatto”, "visto l'art. 530 comma 2 CPP" (manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova). Perché il fatto non sussiste erano stati assolti Vincenzo Quatrale, all'epoca vice maresciallo, accusato di concorso esterno in omicidio, e l'appuntato dei carabinieri Francesco Suprano, a cui era contestato il favoreggiamento.

Per i giudici dal dibattimento non sono emersi indizi gravi, precisi e concordanti, ma ne sono anzi risultati "a discarico dei singoli imputati”. In particolare, non sono stati provati i depistaggi delle prime indagini di cui era accusato il maresciallo Mottola, né è “univocamente dimostrata” l'ipotesi che la ragazza sia stata scaraventata contro una porta nella caserma. Dal fatto che non appartengono a nessuno degli imputati le “impronte dattiloscopiche all'interno dei nastri adesivi che legavano le mani e le gambe di Serena”, e nemmeno il “profilo genetico misto con contribuente maschile”, “si deve necessariamente desumere l'implicazione nella commissione del delitto in esame di soggetti terzi, che sono rimasti ignoti", scrive la Corte. La studentessa per i giudici è "stata vittima di una condotta omicidiaria commessa da una o più persone, estrinsecatasi in una prima azione lesiva, consistita in un'azione contusiva alla testa, nella zona sopraccigliare sinistra, a seguito della quale la giovane ha riportato un trauma cranico, produttivo di perdita di coscienza; successivamente Serena è con ogni probabilità deceduta per asfissia meccanica da soffocazione esterna diretta, probabilmente attraverso l'ostruzione delle vie aeree con il nastro adesivo e la chiusura del capo con il sacchetto di plastica".

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