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Denise: Giuseppe D'Assaro depone alla decima udienza del processo

Marsala, 25/5/2011 - E’ stato sentito oggi il pluriomicida Giuseppe D'Assaro in aula, presso il Tribunale di Marsala nel corso del processo per il sequestro della piccola Denise Pipitone , che vede imputati Jessica Pulizzi, accusata di concorso in sequestro di minorenne, e il suo ex fidanzato Gaspare Ghaleb, 26 anni, italo-tunisino, accusato di false dichiarazioni al pubblico ministero. "Quando Denise sparì ero in carcere a Catania. La notizia l'ho appresa in tv e poi me ne parlò mia moglie, Rosaria Pulizzi, in un colloquio. In una lettera, inoltre, mia moglie mi disse 'ti parlerò dopo'. Poi, durante un permesso dal carcere, mia moglie mi disse che la 'bambina si trovava a Palermo' e che 'l'aveva presa Jessica'. Non mi disse chi l'aveva portata a Palermo. Quando ho cercato di saperne di più, mi ha detto: 'mica posso rovinare mio fratello' riferendosi a Piero Pulizzi (padre naturale di Denise, ndr)", ha detto D’Assaro rispondendo alle domande del pm Giacomo Brandini. "Vedevo che mia moglie - ha proseguito D'Assaro - aveva paura di parlare, anche se mi diceva che poi mi avrebbe detto come erano andate le cose, ma poi non me lo disse. Sempre mia moglie, nel 2003, mi aveva detto della relazione tra Piero Pulizzi e Piera Maggio e che Piero diceva a Piera 'lascia tuo marito e vieni con me, altrimenti mi prendo la bambina'. I rapporti con la mia ex moglie si sono interrotti quando ho raccontato queste cose". In seguito D’Assaro è stato controinterrogato dall’avvocato Giacomo Frazzitta. Una domanda a bruciapelo posta da Frazzitta, che rappresenta la parte civile di Piera Maggio, "dov'é Denise?", ha innescato una lunga precisazione da parte di D'Assaro, 49 anni: ''Non so dov'è Denise, quello che ho detto oggi è la verità, come quello che ho detto fino al 2005. Quello che invece ho detto nel 2007 sono tutte fesserie. Non è vero niente. Ho detto che la bambina era morta perchè mi volevo accattivare gli inquirenti. Chiedo perdono alla signora Piera Maggio per quello che ho detto. Mia moglie Rosalba Pulizzi mi ha detto che e' stata lei a portare la bambina a Palermo assieme a Jessica''. E' quanto ha dichiarato, rispondendo alle domande dell'avvocato di parte civile Giacomo Frazzitta. Rivolto a Piera Maggio ha aggiunto: "Non so nulla di sua figlia, mi creda, le chiedo scusa e perdono se mi sono permesso di dire quelle cose anche gravi; dove si trova Denise - ha proseguito rivolto alla parte civile - lo dovete chiedere a Piero Pulizzi e a sua figlia". Giuseppe D'Assaro, inizialmente, dopo avere fatto ingresso in aula, aveva detto di non volere rispondere ad alcuna domanda. E ciò nonostante il presidente Riccardo Alcamo gli abbia più volte ripetuto che essendo testimone, sia pure l'assistito", in quanto indagato di reato connesso, non poteva rifiutarsi di rispondere o avrebbe commesso un reato (falsa o reticente testimonianza) e per questo sarebbe stato perseguito dalla legge. Prospettiva che, però, non gli ha fatto cambiare idea, forse visto che sta scontando una condanna all'ergastolo per l'omicidio di Sabine Maccarrone. A far breccia sarebbe stato l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di parte civile che assiste Piera Maggio, madre di Denise. ''C'é una mamma che soffre." ha detto Frazzitta. "Allora parlo" ha risposto D'Assaro, che poco prima aveva detto: "Non voglio rispondere a nessuno. Tanto dicono che sono inattendibile". Poi ha aggiunto: "In carcere sono stato minacciato per le mie dichiarazioni sulla scomparsa di Denise. Alcuni detenuti mi hanno detto: tu parli troppo". Il contresame di D'Assaro proseguirà il prossimo 29 giugno.

 

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