Vibo Valentia, 6/5/2025 - “Illuminiamo le terre di Maria”: “Oggi ci sentiamo meno soli”, i figli di Maria Chindamo, all’inaugurazione dell’opera davanti all’azienda agricola di #Limbadi, dove lei è stata rapita il #6maggio 2016. “Simboleggia il movimento nato contro la violenza patriarcale e mafiosa che l’ha portata via”, il fratello Vincenzo. “Volevano seminare il terrore, la paura di essere donna, di seguire la propria luce, di denunciare. Anch’io ho avuto paura, ma insieme tutto questo lo abbiamo smontato”. Alla cerimonia hanno partecipato il procuratore di #ViboValentia Camillo Falvo, studenti, rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell'ordine. Il proprietario dei terreni di fronte ai suoi, Salvatore Ascone, è a processo per concorso con ignoti in omicidio e distruzione di cadavere. Secondo la DDA di Catanzaro, quel giorno le telecamere della sua proprietà, che avrebbero ripreso l’aggressione, smisero di funzionare. “Individuare altri esecutori e i mandanti”, l'appello di Vincenzo.
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