CLV

Greta Spreafico: Procura di Rovigo chiede archiviazione dell’inchiesta sulla cantante scomparsa

Rovigo, 15/7/2025 - Greta Spreafico: La Procura di Rovigo chiede l’archiviazione dell’inchiesta per omicidio preterintenzionale, distruzione e occultamento di cadavere sull’uomo che l’ha vista l’ultima volta e sull'ex compagno della donna scomparsa da #PortoTolle il 4 giugno di tre anni fa. Lo rende noto il Procuratore, dott.ssa Manuela Fasolato, con un comunicato in cui riepiloga gli accertamenti eseguiti, tra i quali le quali le ricerche dell’auto e l’analisi delle immagini delle telecamere, che non hanno permesso di individuare chi fosse alla guida “per la scarsa qualità delle immagini”.



[VIDEO INTEGRALE]


[PAGINA]

Comunicato del Procuratore della Repubblica di Rovigo:

Il Procuratore della Repubblica di Rovigo, dott.ssa Manuela Fasolato, comunica, per la rilevanza pubblica della notizia in rapporto alla comunità territoriale e per una corretta informazione, che in relazione al procedimento originato dalla scomparsa di Spreafico Greta Samanta Rachele, nata il 22/04/1969 ad Erba (CO),  in cui sono indagati T.A. e L.G per i reati in ipotesi accusatoria di cui agli artt. 411, 412, 584, 586 e 605 c.p. la Procura della Repubblica di Rovigo in data 09 luglio 2025 ha presentato richiesta di archiviazione, ora all’esame del Giudice per le indagini preliminari.

La Procura della Repubblica di Rovigo aveva già in precedenza richiesto la archiviazione in data 2/10/23 in quanto non erano emersi elementi utili per sostenere l’accusa nel procedimento penale suddetto, in origine iscritto contro ignoti per il reato in ipotesi accusatoria di sequestro di persona, poi iscritto contro soggetto indagato noto, T.A., del 1965 e residente all’epoca dei fatti in Cà Tiepolo di Porto Tolle per i reati, in ipotesi accusatoria, di cui agli artt. 411, 412, 584, 586 e 605 c.p.. T.A.  era stato interrogato e si era avvalso della facoltà di non rispondere; la archiviazione era stata richiesta perché, nonostante le approfondite ricerche investigative, non vi era stato alcun ritrovamento di cadavere  riconducibile alla suddetta Spreafico, né era stata ritrovata la autovettura Kia Picanto targata  EF080DT in uso alla medesima.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovigo erano state svolte dai Carabinieri di Porto Tolle e dalla Aliquota del Carabinieri della locale Sezione di polizia giudiziaria in più ambiti con ricerche approfondite della scomparsa anche con il coinvolgimento dei corpi speciali dei Vigili del fuoco e della Protezione Civile, con  ispezione di numerosi luoghi per mezzo dei reparti sommozzatori, tra cui anche i punti segnalati dai Carabinieri che erano coincidenti con gli scivoli delle barche sul territorio di Porto Tolle al fine di verificare se vi potesse essere la vettura Kia Picanto inabissata, il tutto anche in sinergia con la Prefettura di Rovigo  attivatasi per riscontare le richieste del Commissario per le persone scomparse.

Nell’immediatezza della apprendimento della notizia della scomparsa di Spreafico Greta, il 6/6/22 i Carabinieri di Porto Tolle avevano operato il sopralluogo nell’immobile di proprietà della stessa sito in frazione Cà Tiepolo, ove era dimorata in quel periodo,  acquisendo tutto il materiale pertinente alle indagini, tra cui il telefono cellulare della medesima che era stato ritrovato spento e un atto di promessa di vendita dell’appartamento concluso tra la stessa e un cugino, con vendita programmata con atto notarile per il 06.06.2022, nonché  i militi avevano operato il controllo dei numerosi varchi dislocati nel territorio del comune di Porto Tolle, individuando a seguito di tale disamina come ultimo avvistamento utile una immagine acquisita da una telecamera del comune di Porto Tolle da cui si vedeva alle ore 5.16 del 4.6.2022 il transito dell’autovettura in uso alla Spreafico al varco denominato “Accesso_Barricata” posizionato in località Bonelli; erano state altresì sentite a sommarie informazioni numerose persone aventi avuto contatti con la scomparsa, tra cui T.A., in seguito indagato, ultimo soggetto che risultava aver avuto contatti con la stessa ( in particolare alle ore 1.45 circa del 4.6.2022).

Erano stati inoltre sentiti dai Carabinieri di Erba la madre, i fratelli e il fidanzato della persona scomparsa, nonché erano state svolte ulteriori indagini delegate dalla Procura di Rovigo ai Carabinieri della Stazione di Porto Tolle e alla aliquota Carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria presso la Procura di Rovigo per ricerche dell’autovettura Kia Picanto in uso alla scomparsa anche nei comuni delle provincie di Ferrara e Venezia confinanti con il comune di Porto Tolle, così individuando altri  12 transiti della autovettura in questione  effettuati tra le ore 04.50 e le 07.35. del 3.06.2022 in varie località del basso, medio e alto Polesine, con ritorno nel Comune di Porto Tolle alle ore 7 sette circa del 3 giugno.

La Procura di Rovigo aveva delegato anche la individuazione dei veicoli e rispettivi conducenti transitati poco prima o immediatamente dopo i transiti del veicolo in uso alla scomparsa censiti dalle telecamere di videosorveglianza del territorio del Comune di Porto Tolle per il periodo dal 3 al 6 giugno 2022 ed era stato accertato altresì con precisione il tragitto della auto della  scomparsa analizzando gli orari dei transiti ed avvalendosi della loro ubicazione nell’arco temporale compreso tra le ore 03.40 e le successive 05.16 del 4/6/23, da cui emergeva che nessun transito del predetto veicolo risultava registrato  nei giorni 5, 6 e 7 giugno 2022.  I  fotogrammi estrapolati dal sistema di videosorveglianza erano anche inviati dalla Procura ai Carabinieri del R.I.S. di Parma per verificare se fosse possibile, con strumentazione idonea, individuare gli occupanti dell’auto, individuazione che non era risultata possibile  per la scarsa qualità delle immagini.

La Procura di Rovigo aveva delegato altresì ulteriori indagini ad ampio raggio, tra cui approfondite investigazioni patrimoniali, nonché verifiche sulla esistenza di redazione di atto di ultima volontà da parte di Spreafico Greta, altresì avviava indagini sul contenuto del telefono cellulare della persona scomparsa, acquisizione di tabulati telefonici e  zone cella di cellulari per riscontri e per confronto di dati e dichiarazioni in atti; era svolta anche attività di intercettazione, nonchè ulteriori sopralluoghi, analisi tecniche, assunzioni di persone informate sui fatti per operare riscontri.

Erano inoltre estrapolati dal sistema di videosorveglianza del comune di Porto Tolle i dati dei veicoli transitati nelle date del 3, 4 e 5 giugno 2022 verificando se fossero intestati a società di noleggio e una volta individuate le società, erano acquisiti i contratti di noleggio, senza avere ulteriori elementi utili investigativi.

All’esito della complessa attività investigativa, anche in ragione dei termini per le indagini, era quindi richiesta archiviazione in data 2/10/23, che era accolta dal Giudice per le indagini preliminari.

In data 17/5/24 la Procura di Rovigo richiedeva al Gip la riapertura delle indagini, autorizzata dal Gip in data 24/5/24, per cui si procedeva a nuova iscrizione a carico di T.A. e L.G. per i reati in ipotesi accusatoria di cui agli artt. 410,411, 584, 586, 605 c.p..

La richiesta di riapertura era avanzata dalla Procura per poter utilmente svolgere a norma dell’art. 414 c.p.p. ulteriori attività investigative in ordine alla ricerca di Spreafico Greta e della vettura in uso alla stessa in considerazione di una istanza di parte che indicava alcuni luoghi da investigare nuovamente facendo riferimento a verifiche fatte in proprio con mezzi di parte che avevano fatto notare un rigonfiamento del terreno.

La Procura teneva conto che sebbene tutta l’area fosse stata già approfonditamente esaminata e scandagliata a suo tempo dalla polizia giudiziaria anche con i sommozzatori impiegati in considerazione di un possibile inabissamento nel fiume Po dell’auto di Spreafico Greta, non si poteva a distanza di tempo escludere che fosse utile, come richiesto dall’istante, investigare nuovamente la zona in quanto potevano essere intervenute modifiche dei suddetti luoghi in ragione del tempo trascorso, sia in superficie che in profondità, rispetto alla situazione di quando furono fatte le verifiche da parte della polizia giudiziaria, e ciò in relazione al fatto che si è in area prossima al litorale del fiume Po e quindi influenzata dai movimenti delle acque.

Le indagini preliminari così riaperte a seguito dell’indicato avvistamento di un rigonfiamento di terreno in Porto Tolle (RO) in un’area di proprietà di un’impresa edile ed ubicata nelle vicinanze dell’abitazione all’epoca utilizzata dall’indagato T. A., ove poteva trovarsi sepolta l’autovettura Kia Picanto targata EF808DT, in uso Spreafico Greta il giorno della sua scomparsa, proseguivano con un sopralluogo delle zone indicate nell’istanza anche con impiego dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco dotati di strumentazione tecnica in grado in effettuare ricerche approfondite anche sul fondo del fiume Po, nonostante l’area segnalata fosse già stata approfonditamente esaminata e scandagliata nelle precedenti indagini; era disposta inoltre l’escussione delle persone che avevano avvistato il rigonfiamento del terreno, al fine di individuare con maggior precisione i luoghi da sottoporre nuovamente all’attività di ricerca; erano sentite nuovamente a sommarie informazioni altre persone informate sui fatti ed era individuato il luogo ove vi era uno scivolo per il varo e alaggio di piccole imbarcazioni sito all’interno di un’area di proprietà di una impresa edile, accessibile esclusivamente tramite una strada chiusa al traffico mediante una sbarra.

Erano delegati  i Vigili del Fuoco di Padova e Rovigo ad effettuare ulteriori ricerche e gli stessi operavano ricerche approfondite lungo il tratto del fiume Po – ramo Po di Gnocca anche nella zona indicata da una persona sentita che aveva riferito di aver fatto per proprio conto ricerche con ecoscandaglio; i Vigili utilizzavano due natanti dotati di ecoscandaglio, ma non  era individuato nulla di utile, così pure il sopralluogo sui luoghi effettuato dalla polizia giudiziaria non consentiva di individuare il rigonfiamento del terreno citato nell’istanza del soggetto che aveva richiesto la riapertura delle indagini.

Sono stati  svolti ulteriori accertamenti tecnici, anche per il tramite del R.I.S. CC di Parma, su oggetti ( una chiave di macchina e una maglietta nera) repertati nel corso di accessi di parte, autorizzati, del 20.02.2023 e 14.03.2023 presso l’appartamento di Porto Tolle piazza Milite Ignoto n.4, nonché sono state sentite persone informate sui fatti  in ordine alle modalità di accesso e ritrovamento degli oggetti repertati, altresì in ordine all’utilizzo degli stessi da parte della Spreafico. Le analisi di natura biomolecolare effettuate dal RIS di Parma hanno consentito di estrapolare un profilo genotipico femminile dal polsino della maglietta nera, risultata corrispondere al 99,99% al profilo genotipico di Spreafico Greta.

Erano svolti ulteriori indagini in ordine ai rapporti tra l’indagato T.A. e altri soggetti, tra cui i parenti della Spreafico, sentendo persone informate sui fatti; in ordine agli ultimi periodi di Spreafico prima della scomparsa; sono stati inoltre effettuati accertamenti per verificare la presenza di L.G. in un determinato luogo, diverso dal luogo della scomparsa di Spreafico, il giorno 04.06.2022, da cui si deduceva che non vi era prova che L.G. fosse nei luoghi in cui era scomparsa Spreafico il 4/6/22.

Sono stati individuati altresì gli scivoli di varo e alaggio per barche e gommoni presenti lungo la sponda sud del fiume Po, rami Po di Venezia e Po di Goro, che venivano controllati dai Vigili del Fuoco di Rovigo attraverso l’utilizzo di natanti dotati di ecoscandaglio, attività che non consentiva di individuare la presenza di un veicolo sul greto del fiume.

Sono state individuate l’ubicazione delle telecamere di videosorveglianza dislocate lungo le principali arterie del territorio polesano (comuni di Ariano nel Polesine, Ariano Ferrarese, Corbola, Taglio di Po, Porto Viro e Adria) al fine di individuare l’eventuale percorso effettuato dall’autoveicolo Kia Picanto in uso a Spreafico Greta, qualora, dopo l’ultimo avvistamento delle ore 05.16 del 04.06.2022 fosse uscita dal comune di Porto Tolle percorrendo la Strada Provinciale n.38 ed in seguito la Strada Statale Romea n.309 oppure la Strada Regionale n.45; l’accertamento ha consentito di accertare che, all’epoca dei fatti, le telecamere/varchi venivano solitamente posizionate lungo le principali arterie della circolazione e che l’autovettura Kia Picanto utilizzata da Spreafico Greta, una volta uscita da Porto Tolle percorrendo la Strada Provinciale n.38 (ove risulta posizionato il varco denominato “Ponte Molo” che registra  esclusivamente i veicoli che entrano in Porto Tolle ma non quelli in uscita), avrebbe potuto raggiungere località lontane, percorrendo strade secondarie prive di telecamere/varchi.

Alla luce di quanto sopra, le attività effettuate dopo la riapertura delle indagini non hanno consentito di raccogliere nuovi elementi rispetto a quelli già emersi dalle indagini già svolte in precedenza.