Siracusa, 24/10/2025 - La strana morte di Valeria Pandolfo: Marcus Pota è capace di intendere e di volere e di stare in giudizio. Lo ha stabilito un perito del Tribunale di Siracusa al processo per atti persecutori ai danni della madre della donna trovata senza vita in casa del convivente a Prata Sannita (Caserta) il 17 maggio 2021. Sentenza prevista per il 7 novembre. "Oggi vivo una grande soddisfazione. È un primo traguardo che ci consentirà di andare avanti per far valere le ragioni delle mie molteplici denunce ed opposizioni all'interno di altri fascicoli”, ha dichiarato a “Chi l’ha visto?” Mirella Abela, che è assistita dall’avvocato Gabriella Mazzone. “I reati perpetrati su di me da ben cinque anni e mezzo erano e sono finalizzati a fermare la mia spasmodica ricerca di verità sulla morte di mia figlia, che continua a rimanere un mistero. Non mi fermerò mai: per Valeria, per sua figlia e per tutta la mia famiglia, che ha perso la serenità che avevamo costruito". L’uomo è stato anche rinviato a giudizio per maltrattamenti aggravati morali e fisici sulla compagna.