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Gianmarco Pozzi: “Vogliamo giustizia”, manifestazioni a Ponza a un anno dalla morte

Latina, 5/8/2021 - "Non ci arrendiamo, vogliamo giustizia per Gianmarco, vogliamo sapere quello che è successo. Vogliamo capire il perché di tante bugie e reticenze. Mio figlio non ci è finito da solo in quell'intercapedine. È stato ucciso". Il padre Paolo Pozzi a “Chi l’ha visto?”, al suo fianco la moglie Paola e le sorelle di Gianmarco, Martina e Alice. Una famiglia unita che con grande determinazione cerca la verità. Per questo, a un anno dalla morte, ha organizzato una fiaccolata sull’isola la sera dell’#8agosto. il giorno dopo si celebrerà una messa alla chiesa di San Silverio e Santa Domitilla, nella zona del porto.

Sulla morte del campione di kickboxing, trovato senza vita in una intercapedine sull'isola di Ponza, indaga per omcidio la Procura di Cassino, con il sostituto procuratore Beatrice Siravo. Sono state sentite decine di persone nell'ambito dell'inchiesta. Molti ancora i punti da chiarire: che fine hanno fatto i vestiti di Gianmarco? Perché non è intervenuto un medico legale? Perché l'area non è stata posta sotto sequestro? Cosa è successo? Possibile che nessuno abbia visto nulla?

Due consulenze opposte. Da una parte la consulente della Procura - la dottoressa Lucidi - sostiene sia stato un incidente, dall'altra il consulente della famiglia Pozzi - il professor Vittorio Fineschi - sostiene sia un omicidio.

"Jimmy era un combattente. Dobbiamo combattere per lui" conclude Paolo.

[Video - Il caso nella puntata del 9 dicembre 2020]