Marsala (Trapani), 29/6/2011 - "Dopo essere stata rapita, e prima di essere trasferita a Palermo, la bambina fu portata al ristorante Lo Squalo di Mazara. Me lo disse la mia exmoglie, Rosalba Pulizzi". Lo ha dichiarato, rispondendo all'avvocato di parte civile Luisa Calamia, il pluriomicida Giuseppe D'Assaro, ascoltato, davanti al Tribunale di Marsala, nel processo per il sequestro della piccola Denise Pipitone. Nel ristorante, che secondo quanto raccontato da D'Assaro era di proprietà di una zia della sua ex moglie, e quindi parente anche di Jessica Pulizzi, la bambina sarebbe stata nascosta fino a tarda notte. Il ristorante cessò l'attivita' nel 2008.
"Non ho mai detto al mio ex marito di avere portato Denise a Palermo assieme a Jessica. Non è vero che a Catania rimasi sola con lui per parlare di queste cose. Non so nulla". Ha dichiarato nella sua deposizione Rosaria Angela Pulizzi, detta "Rosalba", l'ex moglie di D'Assaro. "Quando sparì Denise ero al lavoro - ha proseguito la teste - e che la bambina era figlia di mio fratello l'ho saputo 18 giorni dopo la sua scomparsa". Poi, ha raccontato che un giorno l'ex marito, durante un permesso avuto dal carcere, le avrebbe mostrato un foglio di carta sul quale c'era scritto "aiutami a cercare questa bambina, rispondi si o no". Lei si innervosì e D'Assaro le avrebbe mollato un ceffone. "Mi puntò anche un coltello", ha detto la donna. Da quel momento i loro rapporti si sarebbero definitivamente interrotti. Tra i tanti "non ricordo" della teste, quello opposto alla domanda dell'avvocato di parte civile Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, madre di Denise, che alla Pulizzi ha ricordato che quando fu interrogata dagli investigatori "dichiarò che suo marito le disse di accusare Jessica". La prossima udienza si terrà il 12 luglio.
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