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Scomparso

Fabio Tollis Chiara Marino. I delitti delle Bestie di Satana

Edizione:2004/2005
Data pubblicazione:07/06/2004

Chiara Marino e l'amico Fabio Tollis scompaiono da Milano il 17 gennaio. Quella sera i due giovani sono con alcuni amici in un locale di Milano. Intorno alle 23.30 escono dicendo che sarebbero andati a telefonare. Da quel momento non si hanno più loro notizie. In precedenza il ragazzo aveva telefonato a casa chiedendo il permesso per dormire fuori: permesso che gli era stato negato.

  • 1 marzo 1999

    Dopo oltre un anno l'ipotesi che la scomparsa di Chiara Marino e di Fabio Tollis sia stata soltanto una ragazzata lascia il posto ad una preoccupazione maggiore. L'ultimo stipendio di Chiara Marino non è mai stato riscosso e il suo libretto degli assegni è stato ritrovato a casa. Nella sua vita, comunque, c'era stato qualche segnale allarmante. Nella sua stanza aveva alcune volte allestito un altarino, con candele nere, un telo con una stella a cinque punte, un grosso piede di caprone e un teschio finti. Ma Chiara Marino faceva veramente parte di una setta satanica? E fino a che punto può essersi spinta in questi rituali? La madre, che spera ancora che qualcuno possa aiutarla a chiarire la sua misteriosa scomparsa, ha dichiarato a "Chi l'ha visto?" di non temere nessuno, riferendosi a minacce che avrebbe ricevuto.

  • 2 marzo 2001

    Inspiegabilmente, a tre anni dalla scomparsa dei giovani, il padre di Fabio Tollis non vuole più che si parli di lui, e nemmeno che il nome di Chiara Marino venga collegato a quello di suo figlio. Eppure, indiscutibilmente, i due ragazzi sono scomparsi la stessa notte. Si teme che proprio quella notte sia accaduto qualcosa di grave.

  • 11 giugno 2002

    Da una settimana la mamma di Chiara Marino si è ammanettata all'inferriata del Palazzo di Giustizia a Milano. "Voglio avere spiegazioni su come si stanno svolgendo le indagini sulla scomparsa di mia figlia", dice la donna. "Segnalazioni ne ho portate tante: a che cosa sono servite?". "Ho il diritto di sapere se è viva o morta", è la richiesta disperata della madre di Chiara Marino: della ragazza non si hanno notizie da più di quattro anni.

  • 8 marzo 2004

    Sei anni dopo la scomparsa di Chiara Marino e di Fabio Tollis, una delle persone che era con loro la sera del 17 gennaio 1998 è stata arrestata a Somma Lombardo (Varese) per l'efferato omicidio della ex fidanzata Mariangela Pezzotta. Si tratta di Andrea Volpe, 27 anni, accusato dalla confessione della complice, la sua attuale ragazza diciottenne. La mancanza di un movente e l'apparente ritualità del delitto sembrerebbero da mettere in relazione con l'ostentato satanismo di Andrea Volpe. Al padre di Fabio Tollis, che in questi anni gli aveva chiesto più volte notizie del figlio, Volpe avrebbe risposto: "Non possiamo aiutare lei e metterci noi nei pasticci". E' stato proprio il signor Tollis a ipotizzare per primo il possibile collegamento con la vicenda del figlio e di Chiara Marino, uscendo da un lungo atteggiamento di riserbo. Volpe frequentava lo stesso locale dove sono stati visti l'ultima volta Chiara Marino e Fabio Tollis. La sera della scomparsa Volpe si sarebbe avviato con altri due amici verso una discoteca ma non vi sarebbe arrivato per un guasto all'auto. Fabio Tollis e Chiara Marino avrebbero anche frequentato, insieme a Volpe e ad altri, il gruppo "Circus of Satan" che sarebbe stato regolato da una rigida gerarchia e da dure regole. A volte erano tornati a casa con strane cicatrici, forse da ferite procurate nel corso di riti.

  • 7 giugno 2004

    Fabio Tollis e Chiara Marino sono stati barbaramente uccisi la sera stessa della loro scomparsa. I loro corpi sono stati trovati in un bosco di Somma Lombardo (Varese). La notizia è stata resa nota il 5 giugno scorso. Oltre ad Andrea Volpe, già in carcere per l'assassinio di Mariangela Pezzotta, sono stati arrestati alcuni amici di Tollis: Nicola Sapone, Pietro Guerrieri e Mario Maccione. La sera della scomparsa Fabio Tollis e Chiara Marino erano partiti per il bosco insieme a Volpe, con l'auto di questi. I due giovani, forse nel contesto di un rituale di tipo satanico, sono stati colpiti con armi da taglio e corpi contundenti e gettati uno sopra l'altro in una buca, sembra scavata alcuni giorni prima da Pietro Guerrieri. Su questo particolare si fonda l'accusa di omicidio premeditato nei confronti di alcuni degli arrestati, mentre uno di loro avrebbe avuto un ruolo di supporto. Nel corso delle indagini sono in corso accertamenti su un presunto suicidio e un presunto incidente stradale mortale che hanno coinvolti giovani in contatto con gli arrestati.

  • 21 giugno 2004

    Le indagini sulla scomparsa di Fabio Tollis e Chiara Marino avrebbero potuto impedire ai loro assassini di colpire ancora? La madre di Chiara Marino ne è convinta e l'ottimo lavoro della Procura di Busto Arsizio (Varese) sembra darle ragione. Le persone accusate, infatti, erano state tutte segnalate dalla signora anche nelle interviste concesse a "Chi l'ha visto?" nel marzo 1998: Pietro Guerrieri, detto Wedra, che ha confessato di aver scavato la fossa nella quale sono stati rinvenuti i corpi; Andrea Volpe, accusato di essere uno degli esecutori materiali del duplice omicidio, nonché assassino di Mariangela Pezzotta; Mario Maccione, amico d'infanzia di Fabio Tollis, che ha confessato di averlo spietatamente finito con numerose mazzate; Nicola Sapone, accusato anche lui di essere un esecutore materiale. Inoltre la madre di Chiara Marino aveva parlato di un rapporto di sottomissione di sua figlia nei confronti di Paolo Leoni, detto Ozzy, supposto aderente alla setta e attualmente indagato, figlio di Corrado Leoni, detto Satana, membro della setta Om-Sai-Ram. L'uomo, deceduto qualche anno fa, il 13 settembre 1985 aveva ucciso Maddalena Russo, infierendo selvaggiamente sul suo cadavere.

    Nel suo dolore la signora Marino ha criticato il comportamento del padre di Fabio Tollis, che nel 2001 aveva anche diffidato "Chi l'ha visto?" dall'occuparsi del caso del figlio, riconoscendo però che proprio il suo recente impegno ha aiutato gli inquirenti a individuare un collegamento con l'omicidio di Mariangela Pezzotta e ritrovare i resti dei due giovani scomparsi.

    Dalle indagini della Procura di Busto Arsizio, è emerso inoltre che il destino di Fabio Tollis e Chiara Marino era stato deciso dal gruppo che frequentavano già quindici giorni prima del 17 gennaio 1998, quando l'auto dove si erano appartati venne data alle fiamme.

  • 20 settembre 2004

    Il padre di Fabio Tollis ha ricordato di avere presentato denuncia il giorno dopo la scomparsa, lamentando di avere ricevuto più che altro un sostegno psicologico. Dopo la trasmissione del 10 marzo 1998, quando fu scoperta l'appartenenza di Chiara Marino a una setta satanica, la madre della ragazza consegnò alle forze dell'ordine una rubrica telefonica con i nomi dei componenti, ma non venne presa sul serio. E' stato necessario attendere le indagini sull'omicidio di Mariangela Pezzotta da parte della Procura di Busto Arsizio per smascherare gli assassini dei due giovani.

    Intanto si è appreso che le fosse in cui vennero gettati i corpi di Fabio Tollis e Chiara Marino sarebbero state scavate qualche giorno prima da Pietro Guerrieri e Andrea Bontade, quest'ultimo poi deceduto in circostanze misteriose nel 1998. Gli inquirenti, che pertanto ipotizzano la premeditazione, hanno spiccato nuovi mandati di arresto per Paolo Leoni (detto Ozzy), Eros Monterosso, Marco Zampollo e Massimino Magni. Restano ancora molti dubbi sulle morti, negli ultimi anni, di alcuni giovani che hanno avuto contatti con la setta. In particolare, ha riferito Luigi Offeddu del Corriere della Sera, è ancora avvolta nel mistero la fine di due ragazzi di Legnano e tre di Somma Lombarda. A questi potrebbe essere aggiunta la misteriosa scomparsa di Cristian Frigerio.

  • 25 ottobre 2004

    Al termine dell'incidente probatorio avvenuto qualche giorno fa, la Procura di Busto Arsizio ha concluso di fatto le indagini per l'omicidio di Chiara Marino e Fabio Tollis, che hanno portato all'arresto di Andrea Volpe, Nicola Sapone, Eros Monterosso, Paolo Leoni, Marco Zampollo, Pietro Guerrieri, Mario Maccione e Massimino Magni, appartenenti, come le loro vittime, alla setta "Le Bestie di Satana". Tutti hanno ripetuto e confermato le loro dichiarazioni. Da quelle di Andrea Volpe, che hanno permesso di fare luce sull'attività della setta, e da quelle di Guerrieri e Maccione si evince che Sapone avrebbe diretto il gruppo, accreditandosi come tramite di persone esterne non identificate e non conosciute dagli altri membri. Secondo quanto riferito dal suo legale, Volpe, entrato nella setta alla fine dell'estate 1997, ha indicato come capi carismatici della setta anche Leoni, Zampollo, Maccione e Monterosso, ed ha parlato anche della presenza fino al duplice omicidio di un non meglio identificato Alessandro. Prima del tentativo di dare fuoco all'auto in cui si era appartata con Fabio Tollis, Chiara Marino era sfuggita, grazie al fortuito passaggio di una pattuglia dei Carabinieri, a una overdose di eroina che volevano iniettarle. Il racconto che Volpe ha fatto della reazione delle vittime all'aggressione di Sapone prima, poi di Maccione e degli altri, smentisce che i due giovani fossero stati addirittura consenzienti, come sostenuto da qualcuno degli assassini.

    Proseguono intanto le indagini sulle misteriose morti di Andrea Ballarin e Andrea Bontade. Quest'ultimo ha partecipato, insieme a Volpe, Bontade, Sapone e Guerrieri, allo scavo della buca dove sono stati sepolti Tollis e Marino, terminato la sera prima dell'omicidio. Ma la sera prevista per l'esecuzione, realizzato che gli altri facevano sul serio, non si è fatto trovare all'appuntamento. Da quel momento è cominciata per lui una dura persecuzione, sembra anche con la somministrazione di droghe a sua insaputa, per indurlo al suicidio, finché la sera del 21 settembre 1999 si è schiantato con la sua auto a forte velocità contro un muro, senza tentare di frenare. Un suicidio sul quale, all'epoca, i familiari hanno invano tentato di sollecitare indagini approfondite. Il 6 maggio 1999 Andrea Ballarin, estraneo alla setta, è stato trovato impiccato in una scuola di Somma Lombardo, vicina alla casa di Andrea Volpe, secondo il quale non si sarebbe suicidato ma sarebbe stato ucciso da Nicola Sapone, con il quale aveva avuto un litigio, aiutato da Paolo Leoni. Nelle sue confessioni Volpe ha dato la sua versione anche dell'omicidio di Mariangela Pezzotta, alla quale, con l'aiuto di Elisabetta Ballarin, ha detto di aver sparato su ordine della setta per salvare sé stesso. Anche in questo delitto avrebbe avuto un ruolo importante Nicola Sapone, prima nell'impartire l'ordine e poi finendo la giovane donna, ancora viva quando lui è sopraggiunto chiamato da Volpe come d'accordo.

  • 28 febbraio 2005

    Martedì 22 febbraio scorso c'è stata la sentenza del primo processo. Mario Maccione, minorenne all'epoca dei fatti, è stato assolto dall'accusa di associazione per delinquere. Per l'uccisione di Fabio Tollis e Chiara Marino sarà giudicato ad Aprile dal tribunale minorile. Pietro Guerrieri, riconosciuto colpevole di concorso in duplice omicidio, è stato condannato a 16 anni. Andrea Volpe, pentito e collaboratore di giustizia, è stato condannato a 30 anni per l'omicidio dei Fabio Tollis e Chiara Marino. Volpe è anche accusato dell'omicidio di Mariangela Pezzotta, sua ex fidanzata, e di aver istigato al suicidio Andrea Bontade, altro affiliato alla setta. Sembra che anche Bontade dovesse partecipare all'uccisione dei due amici. Si pensa che abbia potuto scavare la fossa nella quale sono stati gettati i corpi ma, secondo il legale della sua famiglia, il giovane soffriva di asma ed era claustrofobico e non sarebbe stato in grado di scavare la buca. Sembra che Andrea Bontade, una volta capito che il gruppo aveva intenzione di uccidere Fabio Tollis e Chiara Marino, si sia tirato indietro. Da quel momento i ragazzi della setta avrebbero iniziato a tormentarlo con minacce, telefonate e, pare, somministrazione di stupefacenti a sua insaputa. La sera di domenica 21 settembre 1999 Andrea Bontade arrivando da Somma Lombardo con la sua auto, ha imboccato una rotatoria senza frenare e si è schiantato contro il muro di una casa. Le perizie successive hanno stabilito che non si è trattato di suicidio volontario, ma di suicidio indotto.

  • 31 gennaio 2006

    Dopo otto ore di Camera di Consiglio la Corte d'Assise del Tribunale di Busto Arsizio (presidente Anna Azzena) ha condannato i cinque imputati al processo alle 'Bestie di Satana'. La pena più pesante è quella inflitta a Nicola Sapone riconosciuto colpevole del duplice omicidio dei due fidanzatini milanesi, Chiara Marino e Fabio Tollis e di Mariangela Pezzotta. Per lui i giudici hanno deciso due ergastoli e l'isolamento diurno per tre anni. E' stato assolto per altri reati minori. Paolo Leoni, Marco Zampollo, sono stati condannati per il duplice omicidio a 26 anni, mentre Eros Monterosso a 24 anni. Elisabetta Ballarin, l'ex fidanzata di Andrea Volpe, autore materiale dell'omicidio di Mariangela Pezzotta, è stata condannata a complessivi 26 anni e 3 mesi. Tutti sono stati condannati a pagare le spese processuali, di custodia cautelare e a pesanti provvisionali per il risarcimento dei danni materiali e morali ai parenti delle vittime, danni che dovranno essere quantificati in separata sede. (AGI)

  • 28 aprile 2008

    Secondo quanto riferito da Andrea Volpe durante l'interrogatorio del 9 giugno 2004, Nicola Sapone avrebbe avuto collegamenti esterni alle Bestie di Satana. I suoi referenti avrebbero fatto parte della setta "X" di Torino da cui sarebbero partiti gli ordini. Quando l'ordine arrivava, internamente al gruppo si sarebbe deciso chi doveva essere sacrificato. Sebbene mai confermata, l'ipotesi di una setta esterna che impartiva ordini alle Bestie di Satana non è mai stata scartata. Sono infatti ancora molti i nomi senza volto che compaiono nei racconti dei ragazzi arrestati. Tra questi, un certo Paolo e un certo Alessandro menzionati rispettivamente da Andrea Volpe e da Pietro Guerrieri nei loro interrogatori del 9 giugno 2004. Paolo avrebbe fatto parte della setta "X" di Torino; Alessandro, 19 anni, sarebbe entrato a far parte delle Bestie di Satana nel 1997. Alto e magro, con i capelli lunghi castano chiaro, avrebbe posseduto una Renault Twingo nera e avrebbe abitato tra Busto Arsizio e Somma Lombardo (Varese).

    Le indagini si starebbero allargando ad altre possibili responsabilità del gruppo in merito a scomparse avvenute nel milanese tra il 1995 e il 2004. Sarebbero almeno 18 i casi di suicidi e scomparse su cui starebbero indagando diverse procure.

    La settimana scorsa i sostituti procuratori del Tribunale di Monza, Salvatore Bellomo e Vincenzo Fiorillo, hanno interrogato sette dei membri delle Bestie di Satana arrestati. Secondo quanto riferito dal dr. Bellomo "le indagini riguardano la scomparsa di Christian Frigerio, il suicidio di Andrea Ballarin e la morte di una donna, che attualmente è senza identità".

  • 5 maggio 2008

    Secondo i racconti di Andrea Volpe, le Bestie di Satana solevano organizzare i riti satanici in una fabbrica abbandonata di Brugherio (Milano), la Ristel. Durante i riti veniva disegnata una stella a cinque punte, un "pentacolo", su cui si collocavano i vari esponenti del gruppo in base al ruolo gerarchico ricoperto nella setta. Secondo Volpe, fuori dal "pentacolo" sedevano un certo Alessandro, che non è mai stato identificato, e Massimiliano Magni, assolto in primo grado e in attesa del processo di appello. La madre di Christian Frigerio ha ricordato che una sera il ragazzo, tornando a casa bagnato di birra, le avrebbe raccontato che a ridurlo in quello stato sarebbe stato un certo "Putiferio", soprannome che sarebbe stato attribuito a Massimiliano Magni. Il legale del giovane ha detto di ritenere inverosimile che i due giovani si conoscessero, precisando che "è vero che Massimino a un certo punto viene identificato col soprannome "Putiferio", ma questo avviene nel 1997", mentre Christian Frigerio è scomparso nel 1996. Inoltre, "Massimino nel 1996 ancora non conosceva nessuno del gruppo se non Maccione, col quale suonava insieme a Tollis".

    Nella stanza di Fabio Tollis, tuttavia, sono state rinvenute alcune fotografie del 1996 del gruppo musicale "Ferocity" da lui fondato insieme a Mario Maccione e Massimiliano Magni, in cui compare anche Paolo Leoni, detto "Ozzy", uno dei capi carismatici delle Bestie di Satana. All'interno di una cassetta contenente una delle prime incisioni del 1996, inoltre, è stato trovato un foglio su cui Fabio Tollis scriveva a mano: "Vorrei ringraziare per questo lavoro Mario, Marco, Ale, Massi, Ozzy, Eros, Vedra, Volpe, Andrea e Nicola", nomi tra i quali figurano quelli dei membri delle Bestie di Satana poi arrestati.

    In due diari consegnati agli inquirenti nel 1998 il padre di Fabio Tollis, Michele, aveva annotato dopo la sua scomparsa tutte le segnalazioni, gli incontri con gli amici del figlio e quanto da essi riferito. Compaiono i nomi di Sapone, "Ozzy" (Paolo Leoni), "Wedra" (Pietro Guerrieri), Volpe, Maccione, Monterossi, Zampollo che sono stati arrestati solo nel 2004. Alla fine dei diari è annotata una lunga lista degli amici di Fabio Tollis, che potrebbero forse essere a conoscenza di qualcosa.

  • 6 maggio 2008

    La Corte di Cassazione, presieduta da Saverio Chieffi, ha reso definitive le condanne all'ergastolo per i cinque seguaci delle 'Bestie di Satana' condannati per gli omicidi di Chiara Marino e Fabio Tollis, e l'assassinio di Mariangela Pezzotta. In particolare, la Prima sezione penale ha confermato integralmente la sentenza emessa in secondo grado dalla Corte d'assise d'appello di Milano, il 15 maggio 2007, che aveva inasprito le pene emesse al termine del processo di primo grado dalla Corte d'assise di Busto Arsizio. Nel dettaglio, la Cassazione ha convalidato il doppio ergastolo e i tre anni di isolamento per il 'leader' della setta, Nicola Sapone, l'ergastolo con nove mesi di isolamento per Paolo Leoni (in primo grado aveva avuto 26 anni), 29 anni e tre mesi per Marco Zampollo (in primo grado aveva avuto 26 anni), 27 anni e tre mesi per Eros Monterosso (in primo grado aveva avuto 24 anni). Confermata anche la condanna a 23 anni per Elisabetta Ballarin, l'unica ad aver ricevuto in appello uno sconto di pena di un anno e quattro mesi.

  • 19 maggio 2008

    Con la sentenza della Corte di Cassazione del 6 maggio 2008 si è chiusa una tra le pagine giudiziarie più sanguinose della storia criminale italiana: i delitti delle Bestie di Satana.
    Proseguono tuttavia le indagini per individuare eventuali legami del gruppo con altre sette. Come affermato dal Procuratore Capo della Procura di Monza, dr. Antonio Pizzi, ad ottobre 2007, "Abbiamo notizia che la setta Bestie di Satana era collegata ad altre formazioni, o di carattere superiore oppure collaterali, che tuttora agiscono". Dell'esistenza di altre sette ha parlato anche Andrea Volpe nel suo interrogatorio del 9 giugno 2004, dicendo: "So che tante sparizioni sono legate alle sette. Ho partecipato a riti in date e orari specifici ben sapendo che altri adepti stavano compiendo omicidi in altri luoghi".
    Nel corso delle indagini sembra rafforzarsi l'ipotesi di un contatto tra alcuni adepti delle Bestie di Satana e una setta del monzese chiamata "Il Grande Occhio". Punto di ritrovo sarebbe stato il centro commerciale "Kennedy" di Brugherio (Milano), dove normalmente i ragazzi dei dintorni si incontrano per poi spostarsi in locali, pub, discoteche. L'ipotesi è che proprio qui alcuni dei componenti della futura setta delle Bestie di Satana abbiano subito l'influenza degli adepti del "Grande Occhio", un gruppo già costituito. Forse qualcuno che lavorava in quel centro commerciale tra il 1996 e il 2004 potrebbe ricordare facce, fatti e circostanze che all'epoca potrebbero essere apparse insignificanti ma che adesso potrebbero rappresentare una traccia per risalire all'origine delle Bestie di Satana.
    Gli unici a parlare di una setta esterna alle Bestie di Satana, il cosiddetto terzo livello, sono proprio i ragazzi arrestati, sebbene non facciano mai i nomi degli adepti. Fa eccezione solo Andrea Volpe, che nel suo interrogatorio del 9 giugno 2004 ha parlato di un certo Paolo, che avrebbe fatto parte della setta "X" di Torino. Questo ragazzo così come un certo Alessandro, che avrebbe fatto parte delle Bestie di Satana, non sono mai stati identificati. Tuttavia, durante la puntata del 28 aprile 2008 una telespettatrice ha telefonato per dire di avere conosciuto entrambi: "Io questo Paolo e questo Alessandro me li ricordo. Frequentavano il Midnight insieme agli altri ragazzi del gruppo. Paolo è un ragazzo biondo, con gli occhi azzurri e Alessandro è alto, magro e con i capelli castani lunghi. Arrivavano e andavano via sempre insieme. Erano diversi dagli altri del gruppo. Erano ragazzi di buona famiglia, studiavano e non stavano sempre a bestemmiare. Alessandro non l'ho mai più visto. Paolo invece l'ho incontrato circa un anno fa nel quartiere Molino Dorino di Milano, una volta vicino alla metropolitana e un'altra nel centro commerciale "Bonola". Aveva sempre una borsa da palestra e mi ha detto di lavorare in zona".

  • 4 febbraio 2010

    La Procura di Busto Arsizio esamina le recenti dichiarazioni contenute in una lettera inviata da Orazio Valente, un nuovo pentito, contro le Bestie di Satana. L'uomo, detenuto per altre questioni, infatti, è stato convocato dal sostituto Silvia Colangelo che si occupa di questo nuovo capitolo sugli orrori della setta devota a Satana. Valente non avrebbe però portato nulla di nuovo rispetto a quella serie di morti sospette avvenute soprattutto nell'Alto Milanese a inizio decennio. Il 40enne aveva avuto modo di conoscere Andrea Volpe, considerato uno dei capi delle 'Bestie' che nei giorni successivi al suo arresto per l'omicidio di Mariangela Pezzotta si pentì, raccontando un impressionante retroscena fatto di droghe, riti satanici e omicidi. Quello che oggi avrebbe raccontato in Procura non sembra possa portare un fattivo contributo a dare risposte a casi ancora insoluti, in particolare su una serie di suicidi sospetti. Intanto prosegue l'inchiesta sulla morte di Doriano Molla avvenuta nel dicembre 2000: il giovane venne trovato impiccato a Cavaria con Premezzo, nel Varesotto e la madre ha sempre sospettato che in realta' il ragazzo fosse stato ucciso dalle Bestie. In questo caso sono già fissati alcuni interrogatori che dovrebbero svolgersi il 30 maggio quando in Procura saranno accompagnati Paolo 'Ozzy' Leoni, Marco Zampollo, Eros Monterosso ed Elisabetta Ballarin (all'epoca fidanzata di Volpe), tutti condannati in primo e secondo grado e tutti appartenenti alla setta.

  • 20 aprile 2011

    Elisabetta Ballarin, la ragazza condannata a 23 anni di carcere per l'omicidio di Mariangela Pezzotta, dopo 7 anni di carcere ha ottenuto il permesso di lasciare la cella quattro giorni la settimana per frequentare l'università a Brescia. Lo scrive, nelle pagine della cronaca di Milano, il "Corriere della Sera", che ricorda come Silvio Pezzotta, il padre della 25enne uccisa dalle Bestie di Satana, incrociando la Ballarin in un corridoio del tribunale di Busto Arsizio anni fa le promise: "Quando avrai pagato il conto con la giustizia, la porta di casa mia per te è aperta".  Silvio Pezzotta quelle parole le ricorda ancora, "e siccome ho una faccia sola - spiega al quotidiano - sono pronto a ripeterle. Se Elisabetta ha scontato la sua colpa, io non ce l'ho certo con lei. Io sono sempre stato convinto che Elisabetta sia stata plagiata dagli altri: era una ragazzina fuori dal mondo - dice il papà di Mariangela - e quella sera tragica agì come un automa, stordita dalla droga". "E' giusto che Elisabetta si rifaccia una vita, è giusto che alla sua giovane età le venga data una seconda possibilità: so che frequenta l'università che ha buoni voti e dunque è una cosa bellissima. Le auguro ogni bene", dice Pezzotta, che così spiega poi dove trova la forza per superare il dolore: "Io lavoro in una casa di riposo per anziani non autosufficienti e ogni tanto guido il minibus che accompagna i ragazzi disabili. Insomma, se mi guardo attorno scopro sempre qualcuno che nonostante tutto sta peggio di me. E allora quello che faccio mi sembra nient'altro che la reazione di una persona normale".

  • 21 settembre 2011

    Il gip del tribunale di Busto Arsizio (Varese) si è riservato di decidere se archiviare le indagini, come richiesto dal Pm, sulla morte di un giovane che potrebbe essere stato vittima delle cosiddette Bestie di Satana. I familiari si sono opposti alla chiusura delle indagini. La vicenda riguarda Doriano Molla, abitante a Cavaria con Premezzo, trovato impiccato nella Valle del Boia alla fine di dicembre del 2000.