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Scomparso

Vincenzo Ruggiero

Data pubblicazione:10/07/2017

Vincenzo Ruggiero, 25 anni, risiede ad Aversa (Caserta). Venerdì 7 luglio, intorno alle 21, avrebbe dovuto vedersi con un suo amico ma a quell'appuntamento non è mai arrivato e di lui non si sono più avute notizie. Ha con sé i documenti e il cellulare, che risulta spento.

  • 29 luglio 2017

    Un 35enne di Giugliano in Campania, fermato questa mattina per omicidio e occultamento del cadavere di Vincenzo Ruggiero, ha confessato il delitto ai carabinieri e al pm della procura di Napoli Nord. "Aveva una relazione con il mio compagno", ha detto l'uomo, che ha riferito di aver caricato il cadavere in auto e di averlo gettato in mare di Licola, dove sono state avviate ricerche. Vincenzo sarebbe morto battendo la testa per una spinta violenta durante la colluttazione seguita a una discussione per gelosia il 7 luglio, giorno in cui è stato visto l'ultima volta. Ieri sera i carabinieri avevano informato la madre del 25enne, che aveva lanciato per lui appelli a "Chi l'ha visto?" dopo la sua scomparsa, sperando in un allontanamento volontario. Decisive le immagini di una telecamera davanti all'abitazione di Ruggiero che quella sera hanno ripreso l'assassino mentre entrava prima di lui. I video mostrano anche l'uomo caricare più tardi in auto qualcosa di molto pesante insieme ad alcune valige, che contenevano gli effetti personali di Vincenzo, fatti sparire insieme al suo cellulare.

  • 31 luglio 2017

    Non aveva convinto i magistrati della Procura di Napoli Nord il racconto di Ciro Guarente, il 35enne detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per l'omicidio e l'occultamento del cadavere di Vincenzo Ruggiero. Durante le ricerche del corpo nel luogo indicato dal'uomo, il mare al largo di Licola, i carabinieri hanno seguito alcune testimonianze e le tracce del suo cellulare, risalendo a un garage del quartiere Ponticelli di Napoli. Murati in un pozzetto hanno trovato ieri sera resti umani irriconoscibili, sottoposti al test del Dna per avere la conferma che appartengano al giovane scomparso. Date le modalità di occultamento del corpo ritrovato, gli inquirenti ipotizzerebbero l'esistenza di complici. Guarente, al quale è stata contestata l'aggravante della premeditazione, oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip, che ha convalidato il suo fermo. Nella sua confessione Guarente ha parlato di un incidente durante una discussione nata dalla sua gelosia per la trans Heven Grimaldi, con la quale aveva una relazione, che ospitava Ruggiero. Dopo la scomparsa, lei aveva lanciato un appello a "Chi l'ha visto?".

    [VIDEO - L'appello a "Chi l'ha visto?" di Heven Grimaldi]


  • 9 maggio 2018

    "Mai alcun segno di rimorso, men che meno di pentimento, potrà mai essere adombrato da un così feroce e spietato assassino, senza aver prima rivelato la verità non solo sulle macabre modalità di disfacimento del cadavere, ma anche e soprattutto circa i nomi degli altri soggetti che hanno - secondo la famiglia certamente - partecipato a tale agghiacciante situazione". E' l'appello dei familiari di Vincenzo Ruggiero, il giovane di Aversa (Caserta), i cui resti sono stati trovati murati in un garage. Per omicidio e occultamento è in carcere Ciro Guarente, l'uomo che aveva una relazione con la trans Heven Grimaldi, coinquilina di Ruggiero. "Attendiamo la chiusura delle indagini preliminari e il successivo rinvio a giudizio dell’omicida, - continua il comunicato - auspicando che questi, ritrovando un barlume di dignità, voglia almeno risparmiarci di dover assistere al triste tentativo volto a far credere, invano, che la sua spietata condotta possa condurlo a una sorta di rimorso."