'Chi l'ha visto?': Questo rimbalzare di accuse e di sospetti. Adesso dopo tre anni tutto ricomincia? |
Catello: Noi ci auguriamo che non sia questo il risultato dei tre anni e mezzo di indagini indagini. Certo la notizia del 25 luglio del coinvolgimento di mio fratello nel rapimento di Angela oltre a stravolgere la vita sua e quella della sua famiglia ha in un certo senso stravolto anche la nostra. Perché, oltre a vivere il dolore della scomparsa di nostra figlia, abbiamo visto che la gente ha cominciato a guardarci con diffidenza e dal quel giorno ci sentiamo abbandonati. |
'Chi l'ha visto?': Sono passati più di tre anni senza Angela: come sono le vostre giornate e che cosa vi sostiene? |
Maria: Quello che ci sostiene è soltanto Dio. Purtroppo le nostre giornate sono quelle che sono. Noi viviamo per le nostre bambine e viviamo soprattutto perché Angela deve tornare a casa. Sentiamo che Angela è viva e lottiamo fino a quando lei tornerà a casa. |
'Chi l'ha visto?': In questi tre anni fra tutti i pensieri che avranno attraversato la vostra mente c'è qualche particolare che vi è rimasto impresso? In quale direzione secondo voi bisognerebbe indagare? |
Catello: Partendo dal presupposto che i bambini non scompaiono da soli nel nulla, c'è sempre qualcuno che li porta via per un motivo o per un altro, crediamo che la stessa cosa sia accaduta ad Angela. Quindi Angela dovrebbe frequentare la scuola, avrebbe dovuto fare le vaccinazioni obbligatorie e se questo non è stato ancora fatto pensiamo che questo sia un buon motivo per cercare tra questi elementi. |
'Chi l'ha visto?': Lei Maria ha fra le mani la foto che è stata ricostruita in America dall'istituto specializzato. E' stata ricostruita la foto di Angela come dovrebbe essere oggi. Questa foto vi è servita? |
Catello: Ringraziamo gli americani e chi si è prodigato per questa foto che però fino a questo momento non ci è servita completamente, nonostante i numerosi appelli e la stampa dei volantini con questa nuova foto. Abbiamo dovuto fare stampare i volantini con le nostre forze e ci sono centomila volantini che aspettano di essere spediti tra i comuni le scuole e gli ospedali e guardie mediche. Ci siamo rivolti più di una volta al Ministero degli Interni per chiedere un aiuto, ma non abbiamo ancora ottenuto una risposta. |
'Chi l'ha visto?': Quanti volantini avete stampato? |
Catello: Centomila, a nostre spese. |
'Chi l'ha visto?': Quindi quello che chiedete è che siano distribuiti nelle scuole? |
Catello: In tutte le strutture pubbliche e ospedaliere nelle quali Angela si può recare, accompagnata ovviamente da qualcuno. |
Maria: Quello che volevo aggiungere alle parole di Catello, a tutti quelli che ci stanno ascoltando è che la famiglia Celentano e le famiglia Staiano non vendono i propri figli ma li crescono con amore. E quello che volevo aggiungere è che, e mi rivolgo a tutta la gente, all'inizio della scomparsa di nostra figlia si è detto che Angela era la figlia di tutti quanti, era diventata la bambina di tutti. Ma adesso noi questo non lo sentiamo più, ci sentiamo abbandonati, ci sentiamo guardati con diffidenza come diceva Catello prima. Noi questo non lo vogliamo, perché se fino a questo momento le persone ci hanno dato tanta forza di andare avanti e hanno lottato con noi, vogliamo che loro ci credano ancora e che lottino con noi affinché Angela possa tornare a casa. Soprattutto che non dimentichino Angela e che lei possa tornare al più presto. |