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Scomparso

Sara Pedri

Sesso:F
Età:31 (al momento della scomparsa)
Statura:162
Occhi:castani
Capelli:rossi
Scomparso da:Cles (Trento)
Data della scomparsa:04/03/2021
Data pubblicazione:10/06/2021

Sara Pedri, 31 anni, lavora come ginecologa presso l'Ospedale di Trento. Il 4 marzo è uscita dalla sua abitazione di Cles utilizzando la sua auto, una Volkswagen TRoc, e da quel momento non ha più dato sue notizie. L'auto è stata rinvenuta in prossimità del Ponte di Mostizzolo, al confine tra i Comuni di Cles e di Cis. Le ricerche sono state condotte con l'ausilio di cani molecolari e tracce della donna sono state fiutate lungo l'imbocco della pista ciclabile che da un ponte conduce verso la Val di Sole fino ad arrivare in corrispondenza di un precipizio alla cui base scorre il torrente Noce, che confluisce nel lago di Santa Giustina.






  • 18 giugno 2021

    “Il direttore dell'Unità operativa di ginecologia ha concordato di utilizzare un periodo di ferie arretrate e non godute per agevolare il lavoro della commissione” interna d’indagine, convocata dopo gli appelli dei familiari e le testimonianze a “Chi l’ha visto?”. Comunicato dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento. “Entro le prossime due settimane audizione di tutto il personale”.

  • 2 luglio 2021

    Il ministero della Salute invierà ispettori all’ospedale “S. Chiara” di Trento, dove lavorava la ginecologa prima della sua scomparsa, il 4 marzo.

  • 8 luglio 2021

    La sorella di Sara Pedri: “Lei era terrorizzata”. La procura di Trento esamina il telefono trovato nell’auto della ginecologa di Forlì scomparsa il 4 marzo. Ancora vane le ricerche. Conclusa la visita degli ispettori del ministero della Salute nel reparto dell’ospedale “Santa Chiara” dove lei lavorava.

  • 16 luglio 2021

    "Scriviamo nell'interesse e a tutela del dottor Saverio Tateo vittima di una campagna mediatica di inusitata forza diffamatoria che, sulla base di illazioni menzogne e strumentalizzazioni, ha inteso ed intende mettere in relazione la dolorosa vicenda della scomparsa della dottoressa Sara Pedri con il ruolo e la funzione rivestita dal dottor Tateo in qualità di Direttore dell'U.O. Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Trento. Un circuito mediatico che sembra proprio teso a ricercare una sponda giudiziaria al fine di replicare, ancora una volta, quel circolo vizioso destinato a consumare l'indebita sostituzione del giudizio mediatico a quello dei Tribunali, sulla base di una rappresentazione falsa, unilaterale e spesso demonizzante della persona coinvolta". Lo scrivono in una nota all’Ansa i legali di Saverio Tateo, l'avvocato Vincenzo Ferrante e l'avvocato Salvatore Scuto. “Il dottor Tateo, sino ad oggi, ha evitato ogni esposizione mediatica nell'intento di non interferire con le attività di indagine e accertamento compiute sia dall'Autorità Giudiziaria sia dalla Direzione Generale dell'Ospedale. Egli, però, ha prontamente fornito ogni elemento in suo possesso all'Autorità Giudiziaria e ha prestato la massima collaborazione nei confronti della Direzione dell'Ospedale, al fine di fare chiarezza su quanto fosse eventualmente accaduto sul luogo di lavoro durante i pochi mesi in cui la dottoressa Pedri ha operato, in prova, presso il reparto da lui diretto; elementi che convergono tutti verso la radicale esclusione di qualsiasi nesso di causalità tra la scomparsa della dottoressa Pedri e l'attività e la funzione da egli svolta in qualità di Direttore dell'Unità Operativa", proseguono i legali. "A fronte di ciò abbiamo riscontrato, e riscontriamo a tutt'oggi, che continuano ad apparire dichiarazioni ed interviste sugli organi di stampa, intese indebitamente ad anticipare conclusioni ancora tutte da verificare, posto che nulla è stato mai contestato al dott. Tateo, né dall'autorità inquirente, né dal proprio datore di lavoro. Si alimenta così un gravissimo fenomeno di naming and shaming cui è vittima il nostro assistito e contro il quale valuteremo ogni azione giudiziaria necessaria per la tutela della sua reputazione. Allo stesso modo tuteleremo l'opera svolta dal dott. Tateo in dieci anni di direzione del reparto nell'arco di una carriera trentennale, che lo ha visto operare in Italia e all'estero, sempre esclusivamente all'insegna della tutela della salute delle pazienti, assicurando quegli elevati standards di prestazione del servizio sanitario pubblico, che hanno fatto dell'U.O. Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Trento un reparto di assoluta eccellenza in Italia", concludono gli avvocati Ferrante e Scuto.

  • 3 settembre 2021

    Dopo una lunga istruttoria, la Commissione dell'Azienda sanitaria ha deciso che deve essere licenziato Saverio Tateo, ex primario del reparto di ginecologa dell’ospedale Santa Chiara dove lavorava Sara Pedri, la ginecologa scomparsa il 4 marzo. "Alle contestazioni mosse al dottor Tateo - ha detto a “L’Adige” il suo legale, avvocato Vincenzo Ferrante - abbiamo risposto punto per punto depositando un'ampia documentazione che dimostra la piena legittimità delle decisioni prese nella gestione dell'Unità operativa. Mi verrebbe da dire che in questa vicenda il perseguitato è Tateo". Il provvedimento dovrà essere confermato dal Comitato dei Garanti.

  • 12 ottobre 2021

    Il Comitato dei Garanti ha approvato all’unanimità la richiesta della Commissione disciplinare dell’Azienda Sanitaria di Trento di licenziare Saverio Tateo, ex primario del reparto di ginecologa dell’ospedale Santa Chiara dove lavorava Sara Pedri, la ginecologa scomparsa il 4 marzo. Il suo legale, avvocato Vincenzo Ferrante, ricorrerà al giudice del lavoro contro la decisione.

  • 20 ottobre 2021

    Saverio Tateo, ex primario del reparto di Ostetricia dell'ospedale Santa Chiara, e la vice Liliana Mereu sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Trento per maltrattamenti e abuso dei mezzi di correzione e disciplina (artt. 571 e 572 CP). Tra le 14 parti lese, medici e infermieri, anche Sara Pedri, la giovane ginecologa scomparsa il 4 marzo dopo aver denunciato vessazioni sul posto di lavoro. Il 12 ottobre il Comitato dei Garanti ha approvato all’unanimità la proposta di licenziare il dottor Saverio Tateo, avanzata dalla Commissione disciplinare dell’Azienda Sanitaria di Trento, attivata dopo gli appelli e le denunce di familiari e colleghi a “Chi l’ha visto?”. La dottoressa Liliana Mereu era stata trasferita.

  • 8 novembre 2021

    E’ stato licenziato Saverio Tateo, l'ex primario del reparto di ginecologia e ostetricia del Santa Chiara di Trento, dove lavorava la giovane ginecologa scomparsa Sara Pedri. Il provvedimento, contro il quale il legale di Tateo ha annunciato ricorso, è stato ufficializzato dall'azienda sanitaria provinciale dopo il parere favorevole del Comitato dei garanti. Dalla commissione d'inchiesta della stessa azienda, istituita dopo la denuncia dei familiari e gli appelli a “Chi l’ha visto?”, erano emersi "elementi di criticità oggettiva" nella gestione dell'unità operativa. Tateo, insieme alla sua vice Liliana Mereu, è indagato dalla procura di Trento per maltrattamenti e abuso dei mezzi di correzione e disciplina (artt. 571 e 572 CP). Tra le 14 parti lese, medici e infermieri, anche Sara Pedri.

  • 17 dicembre 2021

    Il gip ha fissato a febbraio l’incidente probatorio richiesto dalla procura di Trento, che ha indagato per maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione e disciplina l’ex primario di ginecologia la sua vice. Saranno sentiti nove testimoni. Sono ventuno le parti lese, ostetriche, medici, infermieri e la giovane ginecologa scomparsa, che si sono fatti avanti dopo la sua scomparsa e gli appelli dei familiari a “Chi l’ha visto?”.

  • 4 gennaio 2022

    "Sono un morto che cammina. Questa volta non ce la farò”. Uno degli ultimi pensieri di Sara Pedri, la giovane ginecologa scomparsa, raccolti nelle 119 pagine della consulenza tecnica della psicologa Gabriella Marano, depositata in procura dal legale della mamma, avvocato Nicodemo Gentile, il 28 dicembre. A Trento si indaga per presunti maltrattamenti e abusi di mezzi di correzione subiti da Sara Pedri ed altri operatori del reparto di ginecologia dell'ospedale “Santa Chiara”. Secondo la consulente, lei “è stata vittima di Mobbing, nella sua variante del Quick Mobbing, ovvero di comportamenti vessatori frequenti e costanti, posti in essere con lo scopo (quand'anche inconsapevole) e l'effetto di violare la sua dignità di donna e lavoratrice, e di creare, intorno a lei, un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante ed offensivo, che ha minato, data l'eccezionalità e la violenza della portata, il suo equilibrio in poco più di 3 mesi, generando in lei un vero e proprio disturbo: Disturbo Post Traumatico da Stress, con sintomi ricorrenti riconducibili anche al criterio della Depersonalizzazione".

  • 10 gennaio 2022

    Dall'analisi del contenuto di oltre 40.000 pagine di atti dell'indagine della Procura di Trento su Sara Pedri, "va subito affermato, senza timore di essere smentiti, che non emerge alcuna indicazione proveniente dalla dottoressa Pedri, o da altri, circa atteggiamenti intimidatori, vessatori o violenti attribuibili al dottor Tateo e da lei subiti". Lo scrive l'avvocato Salvatore Scuto, legale di Saverio Tateo, l'ex primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Trento, dove lavorava Sara Pedri, scomparsa dal 4 marzo 2021. Secondo quanto riferisce Scuto, la frase "Sono un morto che cammina. Questa volta non ce la farò", tra i contenuti diffusi di una perizia psicologica di parte prodotta dal legale della famiglia della ginecologa , è stata estrapolata da una conversazione ben più complessa. Esisterebbe, invece, "un sentimento di personale insoddisfazione che accompagna la dottoressa Pedri in ogni contesto lavorativo in cui si è trovata. E ciò sembra del tutto indipendente dalle persone con cui la stessa ha collaborato, in quanto pare nascere dalla scelta dell'ambito professionale e da un vissuto particolarmente complesso". Negli atti, riferisce Scuto, 32.561 pagine “si riferiscono al contenuto del suo cellulare”, risalenti anche al 2019 e 2020, ben prima che la donna arrivasse in Trentino. Secondo l'avvocato Scuto, quindi, il disagio che emerge dai messaggi ed email ad amici, familiari e colleghi nel periodo appena precedente la sua scomparsa “non era certo ' frutto' del rapporto con il dottor Tateo, come viceversa è stato univocamente fino ad oggi narrato dagli organi di stampa". Per il difensore dell’ex primario dalle conversazioni emerge un quadro di forte disagio personale legato soprattutto alla frustrazione della dottoressa per non poter coronare il suo vero obiettivo professionale, ovvero lavorare in un centro Pma, l'unità per la procreazione medicalmente assistita. Tra le altre, Scuto sottolinea un commento di Sara Pedri dopo un concorso che non era riuscita a vincere, il 3 agosto 2020: "Perché io l'ospedaliera non la posso proprio fare ragazzi". Scuto indica, inoltre, tensioni con i superiori che sarebbero emerse il 21 ottobre 2019, citando quanto scrittole da una tutor della scuola di specializzazione per alcune procedure che lei non avrebbe rispettato nelle comunicazioni con i pazienti: "Io non vado in galera perché tu ti stanchi a mandare 8 mail. La... ti avrebbe licenziato in tronco. Prenditi una pausa, rifletti e ne parliamo tra 8 giorni".

  • 7 febbraio 2022

    “Un posto che dovrò imparare ad amare perché da te scelto”, il post della sorella dopo la visita al luogo dove è scomparsa Sara, presso il Ponte di Mostizzolo. Iniziato oggi l’incidente probatorio chiesto dalla procura di Trento, che ha indagato per maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione e disciplina l’ex primario di ginecologia e la sua vice. Sentiti i primi testimoni, due ginecologhe, dei nove tra medici e infermieri previsti.

  • 4 marzo 2022

    Un anno fa la scomparsa di Sara Pedri: “E’ una giornata molto dolorosa, ma la riempiono le iniziative per lei e questo ci aiuta”, la sorella Emanuela a “Chi l’ha visto?”. “A Forlì dodici persone si alternano per pregare per Sara, Dalle 6 di questa mattina, l'ora dell'uscita di Sara dalla casa di Cles il 4 marzo scorso, alle 18, quando il primo giorno di ricerche fu interrotto. Alle 18:30 messa celebrata dal vescovo Livio Corazza nella chiesa della Cava Santa Maria Ausiliatrice”. Domenica nel parco urbano, insieme all'associazione Penelope Italia Odv, l'avvocato Nicodemo Gentile, e l'assessore Rosaria Tassinari pianteremo un albero di Liquidambar, “le cui foglie assumono sfumature rosse, un richiamo al colore di capelli della nostra bellissima Sara, ed una targa in memoria”.

  • 11 aprile 2022

    Il gip oggi ha riaperto l'incidente probatorio, richiesto dalla procura di Trento. Sentite a porte chiuse due operatrici informate sui fatti, che avrebbero confermato il clima di tensione nel reparto di ostetricia e ginecologia del “Santa Chiara”. L'ex primario e la sua vice sono accusati di maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione e disciplina. Presente in aula, per la prima volta, la mamma della ginecologa scomparsa, che si è detta impressionata dalle lacrime di una testimone durante la sua deposizione.

  • 30 maggio 2022

    Ancora senza esito le ricerche nel lago di Santa Giustina, riprese nel fine settimana. L’auto della ginecologa di Forlì scomparsa il 4 marzo 2021 era stata trovata presso il Ponte di Mostizzolo, tra Cles e Cis (Trento). "Me lo sento Sara, prima o poi riemergerai e tornerai da noi nella città che è stata la tua casa per tanto tempo", il post della sorella Emanuela.

  • 23 giugno 2022

    Oggi alle 17, in occasione del suo 33mo compleanno, incontro presso la targa commemorativa a lei dedicata nel parco pubblico di Forlì. La sorella: “Abbiamo pensato di impiantare una ‘casetta della posta’ per poter raccogliere e conservare tutti i pensieri scritti per lei. Le parole scritte con il cuore diventano quella testimonianza che ha il potere di cambiare il mondo... vi aspettiamo".

  • 17 ottobre 2022

    Nuove ricerche al lago di Santa Giustina: "Momento difficile, tra la speranza e la paura di ritrovarla". La sorella della ginecologa di Forlì scomparsa il 4 marzo in Trentino. "Speriamo che si possa chiudere il cerchio e poterla riavere a casa". Verifiche dei sommozzatori dei Carabinieri nei punti segnalati dai cani molecolari, tra i quali cinque arrivati dalla Germania specializzati nel fiutare tracce di cadaveri in acqua.

  • 19 ottobre 2022

    “Dopo 3 giorni di intensa e massiccia operatività, le ricerche si sono concluse”. Post della sorella della ginecologa scomparsa. “Avevamo parlato di speranza ma anche di un miracolo. Sapevamo che non sarebbe stato facile per due motivi fondamentali: l'ambiente avverso e il tempo passato. Le ricerche non finiranno mai finché Sara non torna a casa... NON È UNA FINE MA UN INIZIO”. Emanuela Pedri ha anche ringraziato chi è stato impegnato sul campo e quanti continuano a sostenere la famiglia, “avete reso l'attesa più dolce con pensieri e parole di sostegno e vicinanza”.

  • 1 febbraio 2023

    La procura ha chiuso le indagini a carico dell'ex primario del reparto di Ostetricia dell'ospedale Santa Chiara Saverio Tateo e della sua vice Liliana Mereu. Ne dà notizia “l’Adige”. Sono accusati di maltrattamenti. Tra le 21 parti lese, medici e infermieri, anche Sara Pedri, la giovane ginecologa scomparsa il 4 marzo dopo aver denunciato vessazioni sul posto di lavoro.

  • 28 febbraio 2023

    "Verità per Sara Pedri": Manifestazione nel secondo anniversario della scomparsa, con il presidente di Penelope Nicodemo Gentile e i referenti per l'Emilia Romagna, Marisa Degli Angeli, mamma di Cristina Golinucci, e Paola Pedrelli. Sabato #4marzo al “Giardino di Sara”, presso il Parco Urbano di Forlì.

  • 27 aprile 2023

    Intensificate le ricerche dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri al lago di Cles, dove venne trovata l’auto della ginecologa scomparsa. Proseguiranno con periodici servizi perlustrativi, tenendo alta l’attenzione di pescatori, sportivi, residenti e frequentatori della zona.

  • 16 maggio 2023

    La procura di Trento ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex primario del reparto di ostetricia dell'ospedale Santa Chiara e della sua ex vice. Sono accusati di maltrattamenti. L'udienza preliminare fissata a fine novembre. Tra le 21 parti lese, medici e infermieri, anche la giovane ginecologa scomparsa il 4 marzo 2021 dopo aver denunciato vessazioni sul posto di lavoro.

  • 23 giugno 2023

    “Oggi è il Tuo 34mo compleanno, posso solo immaginare come e dove avresti vissuto, cosa avresti fatto, come saresti cambiata, quali altre mete avresti raggiunto, sempre di corsa”. Lettera della mamma della giovane ginecologa scomparsa il 4 marzo 2021 dopo aver denunciato vessazioni sul posto di lavoro. “Mentre voli lassù oltre le nuvole, non dimenticarti di volgere lo sguardo verso di me e tutti i tuoi cari perennemente bisognosi di conforto e di coraggio per continuare ad andare avanti”.

  • 15 settembre 2023

    Il giudice del lavoro ha disposto il reintegro del dottor Saverio Tateo, primario di ginecologia dell’ospedale Santa Chiara, dove lavorava la ginecologa scomparsa. Era stato licenziato nel novembre 2021 dall'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, dopo il parere favorevole del comitato dei garanti. Dalla commissione d'inchiesta della stessa APSS, istituita dopo la denuncia dei familiari e gli appelli a “Chi l’ha visto?”, erano emersi "elementi di criticità oggettiva" nella gestione dell'unità operativa. “Con una sentenza di 270 pagine il giudice ha sgretolato qualunque contestazione. Sentiti tutti i medici e i vertici dell’azienda sanitaria nulla dell’accusa è rimasto in piedi”, ha commentato il legale di Tateo, avvocato Vincenzo Ferrante, alla Tgr Rai Trentino.

  • 24 novembre 2023

    Iniziata l’udienza preliminare per l'ex primario del reparto di ostetricia dell'ospedale Santa Chiara di Trento e per la sua ex vice. Sono accusati di maltrattamenti. Tra le 21 parti lese, medici e infermieri, anche la giovane ginecologa scomparsa il 4 marzo 2021 dopo aver denunciato vessazioni sul posto di lavoro. Oltre alla madre si sono costituiti parte civile, sette sanitari e la APSS, che non ha ancora reso esecutivo il reintegro dell’ex primario deciso dal giudice del lavoro.