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Marzia Capezzuti: "Confessione in videochiamata", arrestati Barbara Vacchiano, il marito e il figlio minore

Salerno, 19/4/2023 - Arrestati a Pontecagnano Faiano Barbara Vacchiano, il marito Damiano Noschese e il loro figlio quindicenne. Le accuse sono di omicidio e maltrattamenti. Ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP su richiesta della procura di Salerno. Comunicato del Procuratore della Repubblica Giuseppe Borrelli: "I provvedimenti scaturiscono dalle indagini condotte a seguito della scomparsa di Marzia Capezzuti, avvenuta nel mese di marzo 2022, da Pontecagnano Faiano". 

“I giudici emittenti hanno entrambi ritenuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei tre indagati quanto all'omicidio della giovane Marzia Capezzuti”, hanno reso noto in un comunicato congiunto successivo lo stesso Giuseppe Borrelli e il procuratore per i minorenni, Patrizia Imperato. Per gli indagati maggiorenni il gip “ha ritenuto altresì sussistenti gravi indizi anche in ordine ai delitti di tortura, maltrattamenti, sequestro di persona e indebito utilizzo di carte di pagamento”. Per il minore le accuse di omicidio ed occultamento di cadavere”.

L’ipotesi degli inquirenti è che Marzia “divenuta un'ospite ‘indesiderata’, sarebbe stata sottoposta a maltrattamenti e torture per mero intento e spirito punitivi” e “soprattutto che gli indagati, dopo aver progressivamente isolata la ragazza, si sarebbero impossessati della sua pensione d'invalidità INPS levandola mensilmente”.

“L'insorgenza dell'astio nei confronti della giovane, da parte del nucleo familiare Noschese Vacchiano si riconnetterebbe al decesso del fidanzato della Capezzuti, decesso del quale questa sarebbe stata ingiustamente incolpata”, ricostruiscono le procure sulla base delle varie testimonianze raccolte. Il conto a lei intestato, infatti, è “stato aperto presso l'ufficio postale di Pontecagnano nel settembre 2021 dai coniugi Vacchiano/Noschese, che avrebbero attinto ogni mese, fino al giugno 2022, dai fondi della Capezzuti prelevando, immediatamente dopo l'accredito, la pensione in due distinte tranches”.

Per questo “gli indagati avrebbero sempre più progressivamente isolato la Capezzuti anche dai suoi stessi familiari: alla data della scomparsa, infatti, i genitori della ragazza erano ignari della permanenza della stessa presso il nucleo familiare Noschese - Vacchiano, essendo stato loro comunicato, nell'estate 2021, proprio dalla Vacchiano Mariabarbara, che Marzia si era allontanata da Pontecagnano insieme ad un fantomatico fidanzato”. A fare i prelievi, precisano le due procure, sarebbero stati solo Barbara Vacchiano e il marito, secondo le attività investigatigative dei Carabinieri di Salerno, con pedinamenti, intercettazioni e l'inserimento “di un alert sul sistema di videosorveglianza installato presso il solito ATM ove venivano eseguiti”.

Per l’accusa, Marzia Capezzuti “sarebbe stata portata via proprio dai tre indagati dalla casa di residenza, in piena notte”. Il ritrovamento del corpo il 25 ottobre, in un casolare abbandonato di Montecorvino Pugliano, è stato possible grazie a dichiarazioni acquisite durante le investigazioni. In una videochiamata su Instagram “tra il minore tratto in arresto e sua sorella” Annamaria “vi sarebbe stata una descrizione delle modalità dell'omicidio e del luogo in cui lo stesso sarebbe avvenuto”. L’identificazione, cui manca solo l’ufficialità del test Dna, sarebbe confermata da “accertamenti tecnici eseguiti su materiale biologico estrapolato da un dente rinvenuto sul pavimento in prossimità del cadavere”. Per i Carabinieri, inoltre vi è coincidenza con l’impronta del palmo della mano sinistra.

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