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Scomparso

Il mistero di Spotorno

Edizione:2002/2003
Data pubblicazione:05/05/2003

Il primo aprile scorso, non lontano dal casello autostradale di Spotorno (Savona), un uomo ha rinvenuto delle ossa umane. Circa tre anni prima, nella stessa zona, la stessa persona aveva rinvenuto anche un altro osso, ma allora aveva creduto che appartenesse a un animale. Saverio Ceglie, comandante della compagnia dei Carabinieri di Savona, ha spiegato a che punto sono le indagini riguardanti questa misteriosa vicenda: "I primi accertamenti effettuati da parte del medico legale hanno consentito soltanto di appurare che si trattava di resti di una colonna vertebrale, di ossa lunghe di arti inferiori e di parte di anche. Purtroppo non abbiamo trovato né il cranio né la cassa toracica. Tutte le ossa rinvenute, che si trovavano in pessimo stato di conservazione, sono state inviate al RIS di Parma al fine di risalire al sesso del cadavere e, orientativamente, al periodo del decesso. Nei giorni successivi abbiamo effettuato numerosi altri sopralluoghi. Sia ieri che questa mattina abbiamo rinvenuto ulteriori frammenti di ossa e anche brandelli di indumenti.Le ricerche comunque proseguiranno anche nei prossimi giorni con l'ausilio di nostre unità cinofile e anche con la collaborazione dei vigili del fuoco e del corpo forestale". Questo caso, che potrebbe nascondere un delitto, ha riacceso l'attenzione su un episodio di alcuni anni fa: nella stessa zona, cinque anni prima, una donna, la signora Patrizia, avrebbe assistito casualmente all'incendio di una roulotte: "Io quella sera stavo transitando lungo la strada da monte a valle. All'uscita della curva ho notato una roulotte parcheggiata a lato. All'interno c'erano due persone che avevano acceso un fuoco assolutamente sproporzionato rispetto a quello che poteva essere il fuoco di un fornelletto. E' scesa una ragazza e si è avviata a passo sostenuto verso la macchina che era a pochi metri di distanza dalla roulotte.
Erano molto indaffarati e non credo che abbiano badato alla mia presenza. Non mi sono fermata sul posto, ma mi sono fermata ad un centinaio di metri dalla piazzola. Quando ho visto passare la macchina ad alta velocità, con i due ragazzi, ho fatto inversione e sono tornata alla roulotte dove le fiamme erano divampate velocemente. A bordo avevo un piccolo estintore e ho provveduto a spegnere". La roulotte, che non è andata distrutta, è stata posta sotto sequestro. Nessuno finora ne ha rivendicato la proprietà. L'assenza di targa non ha permesso di risalire al proprietario ed è stato solo possibile accertare che si tratterebbe di una roulotte olandese. All'interno della roulotte sono stati trovati dei libri olandesi, una cartina della Francia e una foto che ritrae un ragazzo e una ragazza dentro un cuore. Il comandante Ceglie ha sottolineato: "Risalire all'identità di questi due giovani costituisce un elemento investigativo fondamentale nel prosieguo delle indagini".