Simulatore o vittima? Continua ad appassionare l’opinione pubblica la storia dello smemorato di Collegno, l’uomo che nel lontano marzo 1931 la corte d’appello di Firenze dichiarò essere Mario Bruneri. A oltre ottant’anni di distanza Julio Canella, nipote legittimo del prof. Canella, spera di poter confermare, grazie all’esame del DNA, l’identità dello smemorato nella persona del nonno. A questo scopo ha consegnato alla nostra redazione alcuni documenti originali del professor Canella e dello smemorato che sono stati consegnati da Federica Sciarelli al maggiore Lago del RIS di Roma nel corso della puntata del primo aprile. Si tratta delle lettere scritte dal professor Canella dal fronte, di quelle scritte da Bruneri dal carcere di Pallanza e di quelle scritte dal Brasile, dove lo smemorato ha vissuto come marito di Giulia Canella fino alla morte, avvenuta nel 1941.