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Scomparso

Una spettatrice ritrova i familiari americani di Giosino Fino

Edizione:2001/2002
Data pubblicazione:09/03/2012

“Gent.ma Dott.ssa Sciarelli, scrivo perché ho letto sul website di “Chi l’ha visto?” il caso di Giosino Fino che cercava i suoi parenti negli Usa. Poiché trattasi di un caso di una vecchia edizione, 2001 - 2002, mi chiedevo se la ricerca fosse già stata risolta o meno. Io ho cercato e avrei trovato qualcosa”. Comincia così la lettera della spettatrice, Raffaella Matera, di Termoli, in provincia di Campobasso, che ha risolto la storia di Giosino Fino. Aveva 84 anni quando si era rivolto al programma per trovare i suoi parenti negli Stati Uniti. Il padre Salvatore era emigrato in America con i suoi due fratelli, Giovanni e Generoso, detto Giosino, e con il padre Pellegrino Fino. La famiglia era originaria di un poverissimo paese dell’Irpinia. Dopo alcuni anni Salvatore era rimpatriato portando con sé i risparmi, frutto di duro lavoro: tremila e settecento lire, con cui sognava di comprare una proprietà. Prima di imbarcarsi, aveva comprato un mazzetto di lavanda. Durante la traversata si era sentito male, era svenuto, e qualcuno gli aveva rubato tutti i risparmi. Così Salvatore era tornato in Italia più povero di quando era partito. Aveva cominciato a lavorare i campi sotto padrone, ed aveva avuto sei figli, tra cui Giosino. Dall'America l'uomo aveva portato un baule con i suoi ricordi. Giosino, suo figlio – che `e purtroppo mancato nel 2010 - lo vedeva nascondere la chiave in un buco nel muro. Incuriosito, un giorno che il padre si era allontanato, aveva preso la chiave e nel baule aveva trovato il mazzetto di lavanda, un fiore che non aveva mai visto prima e di cui non aveva mai sentito il profumo. Giosino era poi emigrato all'estero con la famiglia. Nel 1936 era partito per la guerra di Spagna, poi aveva fatto il volontario in Abissinia, era andato in India e in Australia. Dopo la guerra era tornato in Italia, si era sposato ed aveva avuto sette figli. Si era trasferito in Francia per dieci anni, per poi tornare definitivamente in Italia, a Bologna. La figlia Ginetta un giorno ha portato a casa un mazzetto di lavanda; Giosino ha improvvisamente ricordato quel profumo, legato ai racconti di suo padre, e ha desiderato molto cercare quei parenti lontani o i loro discendenti. "La più bella cosa per me sarebbe poter conoscere i miei cugini, i miei nipoti...".

A dieci anni di distanza, Raffaella, spettatrice appassionata di ricerche genealogiche, è riuscita a ricostruire con dovizia di particolari la vicenda della famiglia Fino in America, recuperando dal web preziosi documenti che testimoniano un pezzo della storia dei migranti italiani, dai manifesti di sbarco agli atti di matrimonio. Grazie a questo lavoro di ricerca, è stato possibile per Ginetta Fino riallacciare i fili di una memoria ormai perduta per tentare di mettersi in contatto diretto con due discendenti di Giovanni Fino, uno dei due fratelli del nonno Salvatore.