Dopo aver studiato in collegio e in seminario per diventare prete, un giorno Vincenzo Trombino ha deciso invece di partire per arruolarsi nella legione straniera. Erano gli anni '56-'57. La sorella Nina, che vorrebbe rivederlo, ha fatto un ritratto di come lo ricorda quando lo ha visto partire. Salutandola le aveva detto: "No, non tornerò più". La signora Nina conserva una foto del fratello vestito da legionario, dietro la quale c'è scritto: "Cara sorella ti mando questa foto vestito da legionario, come un ricordo, così puoi farti un concetto della mia ottima salute". Partendo da questa unica foto che possiede di lui, Nina ha anche fatto un disegno del suo volto come se lo immagina, oggi che dovrebbe avere 73 anni. Di lui non si è più saputo nulla. La signora Nina ha però ricordato una strana visita: "Era venuto un poliziotto a casa di mia sorella, con una foto. Le ha chiesto se era mio fratello ma lei non lo ha riconosciuto. Era magro e calvo. Solo dopo ho pensato che forse anche a mio fratello avevano tagliato i capelli a zero".

L'8 febbraio scorso è apparso sul quotidiano L'Unione Sarda un appello della signora Nina per avere notizie del fratello. Un ex legionario sardo, Umberto Ariu, ha risposto, raccontando di avere incontrato a Cherchelle (Algeria) il legionario ritratto nella foto pubblicata: "Disse che che era di Cagliari. Ci siamo solo incrociati. Eravamo in due file diverse per fare il vaccino antimalaria. Era il 22 luglio 1959". Il signor Ariu ha deciso di far pubblicare a sua volta un annuncio sulla rivista della Legione Straniera, Kepi blanc, alla quale è ancora abbonato.