Sesso:F
Abbigliamento:Giacca (tipo tuta) marrone, maglietta bianca, un paio di pantaloni neri (tipo fuseaux), un paio di calzini di spugna neri.
Data pubblicazione:25/04/2018
Il 22 aprile 2018 il cadavere di una donna in avanzato stato di decomposizione è stato ritrovato a 3 miglia al largo di Petacciato (Campobasso) dopo che un diportista ha lanciato l'allarme. Non si esclude possa trattarsi di una persona straniera: la Capitaneria di Porto di Termoli il 24 aprile ha diramato un dispaccio internazionale sul ritrovamento del corpo con i connotati della donna e in particolare il suo abbigliamento. Secondo l’autopsia dei medici legali di Foggia si trovava in acqua da almeno 15 giorni. Indossava una giacca da tuta di colore marrone, una maglietta bianca, un paio di pantaloni neri tipo fuseaux e un paio di calzini di spugna neri. L'autopsia ha stabilito che il corpo si trovava in mare da almeno 15 giorni. Nell’ultimo mese si sono registrati forti venti da nord ovest. Il corpo potrebbe essere arrivato da nord. non è possibile capire se dal versante italiano o slavo: potrebbe provenire fin da Trieste, così come dalle coste della Croazia o della Slovenia.
La Procura di Larino ha deciso di fare un passo avanti, quello dell’esame del Dna. Attualmente il corpo si trova nella cella frigorifera della sala mortuaria dell’ospedale San Timoteo di Termoli. Inoltre, su coordinamento del comandante della Guardia costiera Sirio Faè, proseguono i pattugliamenti a terra e in mare nel tratto di competenza con lo scopo di provare a recuperare altri oggetti che possano essere utili al riconoscimento della salma.
Grazie all'esame del DNA è stato identificato il cadavere ritrovato a tre miglia al largo della costa di Petacciato (Campobasso) il 22 aprile. Si tratta della 51enne macedone che dal 30 marzo era scomparsa dalla sua abitazione a Piacenza. Per lei il marito aveva lanciato appelli a "Chi l'ha visto?".