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Scomparso

Lo sconosciuto di Castel Viscardo

Data pubblicazione:03/02/2003

La mattina di venerdì 17 gennaio 2003 a Pianlungo, una frazione di Castel Viscardo (Terni), è stato ritrovato il corpo di un uomo impiccato ad un albero, sotto uno dei piloni della linea ferroviaria. Era privo di documenti, aveva con sé soltanto un orologio da polso con cinturino in pelle marrone e cassa in oro con la scritta "Orient Express". L'uomo, dell'apparente età di 70 - 75 anni, era alto circa un metro e ottanta centimetri, di corporatura snella, quasi calvo con pochi capelli grigi. Era vestito in modo elegante e curato con una giacca nera, una camicia bianca, pantaloni grigio scuro, un maglione Benetton verde scuro, stivaletti neri, un cappotto marca Loro Piana di colore antracite con cinta, una sciarpa grigia e un berretto blu. Il Tenente dei Carabinieri di Orvieto, Vincenzo Marzo, ha sottolineato: "La cosa che ci ha colpito subito è stata che l'uomo poggiasse con i piedi per terra. Ma si potrebbe spiegare con il peso stesso dell'uomo, cioè che il cavo abbia ceduto sotto il suo peso. Oppure lanciandosi nel vuoto ha oscillato per due o tre volte per poi fermarsi sullo scoscendimento di terra vicino all'albero. Perlustrando abbiamo trovato una lattina di tè, proprio vicino all'uomo e a circa trenta metri un pacchetto di sigarette vuoto e un accendino". Il Capitano dei Carabinieri di Orvieto Stefano Ranalletta ha riferito che: "L'autopsia ha confermato la morte per asfissia da impiccagione. Non aveva alcun segno di violenza né lesione. In mancanza di documenti abbiamo provveduto a rilevare le impronte digitali e a compararle con quelle disponibili presso la nostra banca dati, ma per il momento non vi è stato alcun riscontro positivo. Gli abiti sono tutti di buona fattura e di marca. E' importante il dato relativo alla dentatura, poiché ha subito alcuni interventi piuttosto costosi e molto accurati".

L'uomo era stato notato nel pomeriggio del 16 gennaio alla stazione di Allerona, dal capostazione, Claudio Martelloni, che ha raccontato: "Alla partenza del treno proveniente da Roma Termini e diretto a Firenze, in fondo al marciapiede del binario due, ho notato un signore. Non è una persona che prende il treno abitualmente dalla stazione di Allerona. Non era in stato confusionale, mi è sembrato una persona molto tranquilla. Non aveva bagaglio. E' uscito dalla stazione e si è incamminato verso il centro abitato". In questa vicenda ci sono alcune stranezze, come ha sottolineato il Sostituto Procuratore Carlo Dibello: "Il ritrovamento di un rametto di legno sull'orecchio sinistro di questa persona e la circostanza che non sia stato ritrovato alcun documento identificativo, né denaro, in qualche misura non ci permettono di escludere ipotesi alternative al suicidio". Gli inquirenti sperano di ricevere segnalazioni che contribuiscano a dare un'identità a questa persona.