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Agnes Le Roux: Nuove ipotesi sulla sua morte in Italia nel 1977

 

Il figlio di Jean-Maurice Agnelet, l'avvocato principale accusato per la misteriosa scomparsa della ricca ereditiera francese Agnes Le Roux della quale era amante, ha dichiarato che suo padre avrebbe ucciso la donna nei pressi dell’ abbazia di Montecassino, nascondendo poi il corpo vicino a una strada secondaria. Ai magistrati del terzo processo a carico del padre, il 45enne Guillaume Agnelet ha detto di aver avuto da lui questa confidenza quando aveva 16 anni e di non poter più tenere per sé questo segreto, taciuto “per il bene della famiglia”. Secondo il suo racconto, durante il weekend dell’1 novembre del 1977, i due partirono insieme per un fine settimana di campeggio libero nei dintorni di Montecassino. Una sera, Agnelet avrebbe immobilizzato e ucciso Agnes Le Roux sparandole alla testa, mettendosi a urlare chiedendo aiuto, in modo che se qualcuno fosse accorso avrebbe detto che lei si era suicidata. Poiché nessuno si presentò, lui avrebbe spogliato il corpo, abbandonandolo qualche centinaio di metri più in là. Poi avrebbe smontato la pistola e buttato i pezzi in un vicino ruscello. Infine avrebbe guidato l’auto della donna fino a Firenze, lasciandola con le chiavi nel cruscotto nel parcheggio della stazione, facendo rientro in Francia a piedi. Qualche giorno prima, la ricca ereditiera, originaria di Nizza, aveva concluso un accordo con il proprietario di casinò Jean-Dominique Fratoni per cedergli la sua quota nel Casinò di famiglia, sulla promenade des Anglais. Era stato lo stesso Agnelet a negoziare i termini della cessione, concludendo per un prezzo di 3 milioni di franchi (quasi 470 mila euro attuali), versati su un conto in Svizzera co-intestato con lui. Né il corpo della donna, scomparsa il 27 ottobre 1977, né la sua Range Rover bianca, con targa parigina 726BEZ75, sono stati mai ritrovati. Nel 2003 i magistrati francesi lanciarono un appello al pubblico di “Chi l’ha visto?” per cercare prove del suo passaggio in Italia.

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