Perugia, 27/6/2013 - Il tribunale di Perugia ha condannato oggi pomeriggio all'ergastolo con il rito abbreviato tre romeni, Iulian Ghiorghita, Aurel Rosu e Dorel Gheorghita, accusati di aver ucciso a colpi di pistola il bancario Luca Rosi, 38 anni, bancario, nel corso di una rapina nella villa dei suoi genitori, il 2 marzo 2012 a Ramazzano, periferia nord del capoluogo umbro. Venti anni di reclusione sono stati invece inflitti al presunto basista della rapina, Catalin Simionescu, anch'egli romeno. Il giudice per l'udienza preliminare Lidia Brutti ha letto il dispositivo di sentenza al termine di una camera di consiglio durata quasi cinque ore. Nessuno degli imputati era presente in aula. I tre romeni condannati all'ergastolo vennero arrestati dai carabinieri nell'arco delle due settimane successive al fatto. Nella rapina di Ramazzano ad agire erano stati tre banditi, a volto coperto e armati di pistole. Nella casa in quel momento si trovavano Luca Rosi (che non viveva con i genitori ma era passato a trovarli), la madre, il nipote di otto anni e la compagna del bancario. Rosi aveva tentato di reagire pur avendo le mani legate dietro alla schiena ed era stato prima ferito e poi colpito mortalmente nonostante si fosse rifugiato in una camera. “Omicidi di questo genere non devono più accadere. La sentenza è giusta ma la nostra vita è distrutta”, ha commentato con i cronisti Maria Grazia Rosi, la sorella di Luca.
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