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Scomparso

Alessandro Ciavarrella

Sesso:M
Età:16 (al momento della scomparsa)
Statura:170
Occhi:castani
Capelli:neri
Abbigliamento:Jeans blu, giubbino bomber nero e scarpe nere
Scomparso da:Monte Sant'Angelo (Foggia)
Data della scomparsa:11/01/2009
Data pubblicazione:19/01/2009

Alessandro Ciavarrella, 16 anni, la mattina dell'11 gennaio 2009 ha detto che sarebbe andato a prendere un caffè con gli amici, ma da allora non si sono più avute notizie di lui e gli amici con cui aveva appuntamento dicono di non averlo più visto. I genitori ne hanno denunciato la scomparsa la sera stessa ai Carabinieri che sono stati affiancati nelle ricerche anche da associazioni di volontariato.

  • 26 gennaio 2009

    Non è stato possible ricostruire gli spostamenti di Alessandro Ciavarrella il giorno della scomparsa: nessuno lo ha visto. La madre lo ha descritto come un ragazzo chiuso e di poche parole ma molto attaccato alla famiglia. La sorella ha raccontato che lui passava le giornate a bighellonare per il paese, sempre insieme agli amici. Anche la domenica in cui è scomparso Alessandro doveva incontrarli, ma nessuno di loro lo ha visto nè lo ha cercato. E nessuno di loro ha voluto parlare. “Se fosse solo una ragazzata il paese non sarebbe cosi omertoso”, ha dichiarato la sorella.

  • 24 giugno 2009

    Due amici e coetanei di Alessandro Ciavarrella, a seguito del ritrovamento di tracce biologiche nel garage di uno dei due, vengono sospettati di omicidio e indagati per questo crimine. Da quello che è venuto fuori dalle indagini - racconta la sorella Annamaria - sembra che i due avessero un appuntamento con il ragazzo quel giorno, ma loro sostengono di non averlo visto. Ancora non chiaro il movente dell'omicidio.

  • 7 dicembre 2009

    I risultati degli esami sulle tracce biologiche ritrovate nel garage di un amico di Alessandro Ciavarrella sono negativi: le tracce non sono di sangue e neppure le formazioni pilifere sono riconducibili al ragazzo. Il garage non è quindi la scena del delitto e si riaprono tutte le ipotesi: il ragazzo è stato ucciso o si sarebbe allontanato volontariamente? Ma il giovane non si era mai allontanato dal paese da solo e non aveva soldi. La voce dell’incontro con degli amici, su cui gli inquirenti hanno indagato, era fondata o era un depistaggio? Altri parlano di un allontanamento in auto. Il ragazzo sarebbe salito in macchina con qualcuno: ma con chi? I familiari rivolgono un appello a chiunque abbia visto o sappia qualcosa.

  • 11 gennaio 2011

    'Coraggio, aiutateci, ridateci Alessandro': è la scritta di uno degli striscioni sventolati nel corteo che in serata si è tenuto a Monte Sant'Angelo in favore di Alessandro Ciavarrella. Il corteo è partito alle 18,30 e ha attraversato le principali vie della città, per giungere poi all'Auditorium delle Clarisse dove si è tenuta una conferenza stampa. Al corteo hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di  Monte Sant'Angelo, Andrea Ciliberti, tutta la Giunta e il Gonfalone della città, il presidente dell'associazione Penelope  Puglia, Annalisa Loconsole, il direttore editoriale de "Il diario Montanaro" e i familiari del ragazzo scomparso. Il sindaco, Andrea Ciliberti, ha detto:"C'è qualcuno che sa qualcosa, che ha visto qualcosa, ma che non parla, non aiuta gli investigatori. E questo è molto grave. Questa manifestazione deve servire soprattutto per ricordare che Alessandro è scomparso e che quindi qualcuno deve farsi avanti, anche in forma anonima, per dire qualcosa che aiuti gli inquirenti". "Questa manifestazione - ha aggiunto - deve servire per smuovere le coscienze. Non si può rimanere nell'ombra e accettare impunemente che un ragazzo scompaia senza che si sappia più nulla di lui".

  • 11 gennaio 2021

    Comunicato dell’Associazione Penelope Puglia:

    “L’11 gennaio è il 12esimo anniversario dalla scomparsa di Alessandro Ciavarrella, il ragazzo16enne scomparso da Monte Sant’Angelo, in una fredda domenica, dopo aver salutato sua madre e sua sorella: “Esco con gli amici”! 10,00 euro lasciati sul suo comodino, dalla sorella Annamaria, per compensarlo dell’incarico di portare a spasso il cagnolino di casa, sono rimasti là! Varcata la soglia di casa, Alessandro non ha fatto più fatto ritorno. La nebbia di quel gennaio l’ha inghiottito. Non arrivano i mezzi pubblici a Monte la domenica. Dov’è andato? Nessuno sembra averlo visto! Quando i Carabinieri iniziano le ricerche, qualcuno sostiene di averlo visto salire su una golf grigia. Con chi è uscito quella domenica? Chi ha incontrato? Chi lo ha visto per ultimo? Sulla sua scomparsa cala l’ombra di un possibile omicidio. La famiglia non tace che Alessandro ha palesato di voler ritirarsi dagli studi e spesso litiga con sua madre, che invece insiste perché li prosegua. Per lui si mobilità la cittadina di Monte Sant’Angelo! Le fiaccolate, le squadre sportive , con lo striscione di Alessandro, in ogni campo di gioco ed anche la consulta degli studenti. Poi, come una sentenza definitiva sulla sua sorte, giunge una lettera anonima: 'Alessandro era un bravissimo ragazzo ma è stata l’influenza di quegli amici sbagliati che l’ha tradito. Si era messo in un giro più grande di lui e neanche lui sapeva come uscirne fuori…..'. Da quelle rivelazioni sono trascorsi altri dieci anni, e vani sono stati gli appelli della famiglia, che si ripetono incessantemente, come rintocchi, per richiamare l’attenzione sul caso, ma soprattutto per scuotere le coscienze di chi conosce tutta la verità, ma tace, di chi ha visto, ma ha paura. La comunità che è cambiata, nel frattempo, e, forse, guarda al volto di Alessandro, come a un’onta, che pesa sulla cittadina garganica. Ma è affrontando la verità che la società si evolve, proprio ricordando la storia, sostiene la famiglia. E la mamma e le sorelle chiedono ancora a chi sa di dire cosa è accaduto quel maledetto giorno. “Gli anni passano, la gente dimentica, gli organi investigativi ed inquirenti cambiano ed occorre ricominciare sempre daccapo”. L’Associazione Penelope, che si occupa in Puglia, da oltre 14 anni, di persone scomparse, ed ha seguito il caso con grande vicinanza, lo scorso marzo, ha scritto alla Procura della Repubblica di Foggia, chiedendo che il profilo genetico della mamma di Alessandro venga comparato con i resti ossei, rinvenuti in agro di Mattinata e lo scorso 29 maggio, nell’ambito di un progetto sui minori pugliesi scomparsi, ha chiesto al Sindaco del Comune di Monte 'L’appello che Penelope lancia a Lei e alla comunità di Monte Sant’Angelo è quella di far memoria di Alessandro, intitolandogli una strada, una piazza o un parco. Siamo certi che accoglierà questa proposta e se ne farà portavoce e noi saremmo ben lieti di sostenerla nell’iniziativa, che potrebbe vedere la luce anche nella ricorrenza dei minori scomparsi del 25 maggio dell’anno venturo, magari alla presenza di qualche scolaresca, ove anche noi saremmo lieti di intervenire'. Chiediamo al sindaco D’Arienzo e all’intera Amministrazione di considerare l’iniziativa, il 25 maggio, giornata internazionale dei bambini scomparsi è alle porte. E’ un segnale tangibile alla memoria di Alessandro, che ha pagato con la vita l’aver creduto in un valore profondo, coltivato dai giovani di tutte le generazioni: 'l’amicizia'. Chi dimentica cancella, noi non dimentichiamo". Il presidente Annalisa Loconsole