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Scomparso

Luigi Fanelli

Sesso:M
Età:19 (al momento della scomparsa)
Corporatura:robusta
Statura:170
Occhi:verdi
Capelli:neri
Scomparso da:Bari
Edizione:2000/2001
Data della scomparsa:26/09/1997
Data pubblicazione:14/10/1997

Luigi Fanelli, 19 anni, è  una recluta della Caserma Briscese di Bari. La notte di venerdì 26 settembre 1997, giorno in cui aveva un permesso, alle 21 era uscito di casa avvertendo i suoi genitori che sarebbe tornato tardi ma in tempo per aiutare il padre, che di solito rientra all'alba dopo la pesca. Ha raggiunto alcuni amici in piazza e dopo un po' si è fatto accompagnare dal suo amico Luca al 'Ridemus', un'enoteca di Bari in Via Fanelli. Lì ha incontrato la sua ex fidanzata. Dopo un acceso litigio, la ragazza ha lasciato il locale. Lui è rimasto al Ridemus in compagnia di alcuni ragazzi fra cui Francesco, ex fidanzato della ragazza. Francesco e i suoi amici dicono di averlo visto allontanarsi a bordo di uno scooter Zip nero in compagnia di un individuo a loro sconosciuto. Da allora non si è più saputo niente di lui.

  • 20 gennaio 1998

    Il Giudice per le indagini preliminari ha respinto la richiesta di arresto per falsa testimonianza per i due giovani, Francesco e Paolo, che si trovavano con Luigi Fanelli la sera della sua scomparsa. Il magistrato che seguiva le indagini aveva avanzato la richiesta sospettando che i due ragazzi quantomeno nascondessero la verità. Un mese dopo il caso è stato archiviato. Sulla scomparsa di Luigi Fanelli, dunque, torna il silenzio. Nessuno ha visto niente e nessuno conferma o smentisce il racconto dei due ragazzi, secondo cui Fanelli si sarebbe allontanato dal "Ridemus" in compagnia di uno sconosciuto a bordo di uno scooter nero. Eppure il "pub", a quell'ora, non era certo deserto. L'inviata di "Chi l'ha visto?" è riuscita a rintracciare Paolo. Il giovane conferma il racconto fatto agli inquirenti. Non sa altro. Francesco, l'ex ragazzo di Fausta, è invece irreperibile. Anche per la famiglia Fanelli, che ha cercato più volte di mettersi in contatto con lui per avere altri particolari sui momenti che hanno preceduto la scomparsa del figlio. Sembra che Luigi, prima di sparire, avesse preso a schiaffi per motivi di gelosia la sua fidanzata Fausta, definendo vigliacchi gli amici -tra cui Francesco, il suo "ex" e Paolo- che si trovavano con lei. Alludeva forse al fatto che secondo lui i giovani avrebbero coinvolto la ragazza in un giro di frequentazioni equivoche e pericolose

  • 17 aprile 2001

    Il 10 aprile 2001 il Tribunale militare di Bari ha assolto Luigi Fanelli dall’accusa di diserzione. E' stato quindi accertato che quella notte tra il 26 e il 27 settembre 1997 qualcosa di indipendente dalla sua volontà gli ha impedito di tornare prima a casa sua e poi in caserma. Ci sono forse gli estremi per riaprire l'indagine su questa inquietante scomparsa. Alla madre di Luigi sono arrivate delle telefonate anonime che indicavano un luogo dove si troverebbe il corpo del ragazzo: una cava della vecchia Modugno. La signora ha fatto domanda perché si effettuassero delle ricerche in quella zona, controllata dalla malavita. Una richiesta che sembra essere caduta nel vuoto.

  • 29 luglio 2002

    Nel corso del processo per diserzione a carico di Luigi Fanelli, conclusosi con l'assoluzione, erano emerse nuove e pesanti contraddizioni tra i testimoni. Tanto da spingere i pubblici ministeri della procura ordinaria e distrettuale antimafia Rosa Annunziata e Cianrico Carofiglio a riaprire il caso e ad avviare nuove indagini, mirate ad individuare gli assassini del giovane misteriosamente scomparso.

    Nel frattempo Paolo, una delle ultime persone ad aver visto vivo Luigi, è finito in carcere con l'accusa di aver ucciso il fratello della sua fidanzata. Il ragazzo, racconta la madre di Luigi, "andava in giro dicendo: ti farò fare la fine del militare...". Che cosa intendeva dire con queste paroole? Qual era la fine che aveva fatto Luigi Fanelli? 

    Si spera che ora, a distanza di cinque anni, qualcuno si faccia avanti, e racconti finalmente che cosa è veramente accaduto quella notte del 26 settembre 1997

  • 3 marzo 2003

    A fine febbraio si è arrivati all'arresto anche degli altri due giovani coinvolti nella scomparsa di Luigi Fanelli. Il Tenente colonnello Aldo Iacobelli, comandante del Nucleo Operativo dei Carabinieri della provincia di Bari, ha spiegato: "Nel novembre 2001 sono state riaperte le indagini, grazie anche a delle testimonianze nuove, non acquisite nel 1997. Abbiamo ricostruito il momento in cui Fanelli si è incontrato con Paolo Masciopinto, Francesco Sciacqua e Filippo Di Venere e abbiamo compreso che nel 1997 non erano stati sviluppati tutti i tabulati telefonici. Tra la mezzanotte e l'una di notte sono state individuate due telefonate fatte a uno dei tre e dalla Bressan, che ha avuto la sensazione che i tre stessero in aperta campagna perché non ha sentito alcun rumore".

    Anche Fausta Bressan, l'ex ragazza di Fanelli, che in principio aveva negato di avere fatto quella telefonata per chiedere "aiuto", adesso vuole la verità su quanto accaduto e ha deciso di collaborare con gli inquirenti. "E' indagata, ma ovviamente la sua posizione è differente da quella degli altri tre. C'è sicuramente un concorso. Non è legabile però ai tre con cui la sera Fanelli si è allontanato dal Ridemus", ha precisato il Tenente colonnello Iacobelli. La ragazza si è resa conto di avere fatto una telefonata assurdamente decisiva per la sorte di Fanelli, che per i tre arrestati sarebbe diventata il pretesto per attuare un piano delittuoso. Sembra che si possa finalmente fare luce sull'intera vicenda.

    Ma la madre di Luigi Fanelli spera anche di potere un giorno trovare il corpo del figlio, che qualcuno possa fare una segnalazione utile a recuperarlo.

  • 17 giugno 2016

    Il pluripregiudicato barese Paolo Masciopinto, da alcuni mesi collaboratore di giustizia come suo zio, si è autoaccusato dell'omicidio di Luigi Fanelli, il militare 19enne scomparso nel 1997, il cui corpo non è mai stato trovato. Masciopinto e un altro imputato sono stati assolti nel 2008 per l’omicidio di Fanellli con sentenza definitiva e quindi le sue dichiarazioni di oggi non potranno essere usate contro di lui. Il pm Antimafia di Bari, Carmelo Rizzo, starebbe però valutando come riaprire il caso. Il corpo di Fanelli non è stato trovato nel luogo dove Masciopinto ha detto di averlo seppellito. “Le cose devono cambiare, - dice a “Chi l’ha visto?” il presidente di Penelope Antonio La Scala - come per gli omicidi di donne e di soggetti appartenenti alle fasce deboli. L’ho affermato con forza ed episodi come questo lo confermano. Non è possibile che un reo confesso di omicidio ed occultamento di cadavere, solo perchè assolto in precedenza, non possa essere nuovamente processato. Così si lancia un messaggio molto pericoloso”.