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Scomparso

Marion Wagon

Sesso:F
Età:10 (al momento della scomparsa)
Nazionalità:Francese
Occhi:azzurri
Capelli:biondi
Scomparso da:Agen, Bordeaux (Francia)
Edizione:1996/1997
Data della scomparsa:14/11/1996
Data pubblicazione:29/04/1997

Marion, 10 anni, è scomparsa il 14 novembre 1996 ad Agen, un tranquillo paese nel sud-ovest della Francia, tra Bordeaux e Toulouse: conta 35mila abitanti, un terzo dei quali di origine italiana. E' una bimba allegra e vivace, ama cantare e danzare con il padre. Frequenta una scuola che dispone anche di una mensa per gli alunni: lei, però, pranza sempre a casa con i genitori e i due fratelli. Così, il 14 novembre 1996 è uscita dall'aula a mezzogiorno ed è rimasta alcuni minuti a parlare con i compagni nei giardinetti della scuola materna. Poi li ha salutati e si è incamminata verso casa. La distanza è breve, poche centinaia di metri, e i genitori lasciano che torni da sola. Lungo il tragitto deve attraversare una strada trafficata, ma un vigile urbano, lo stesso da molti anni, sorveglia le strisce pedonali. Conosce bene la piccola e la aiuta ad attraversare ogni giorno. Il 14 novembre, come ha raccontato, l'uomo ha preso servizio alle 11:45 e si è allontanato alle 12:15: la bambina, in questo arco di tempo, non è passata da lì. Potrebbe avere scelto un'altra strada o essere passata più tardi del solito, ma sembra molto strano: "Era molto precisa", ha detto la madre, "e arrivava a casa sempre puntuale. Quel giorno l'ho aspettata fino alle 12:20, poi mi sono preoccupata, ho dato l'allarme e ho iniziato a cercarla in macchina con mio marito per tutta la zona". Alle 13 la polizia è già impegnata nelle ricerche: "Abbiamo subito dato peso alla segnalazione perché riguardava una bambina di dieci anni: si poteva escludere una scappatella come talvolta capita con le ragazzine più grandi". A parlare è Roland Courdesses, l'investigatore di polizia che fin dall'inizio si è occupato delle indagini. Sono state messe in allarme anche le unità cinofile: i cani in città sono disorientati dai troppi odori e dall'assenza di erba e di terra su cui fiutano le tracce; tuttavia, se la bambina fosse stata chiusa in un'auto o in un armadio in una fra le centinaia di abitazioni perquisite, l'avrebbero trovata. Tutta la Francia ha collaborato alle ricerche: diversi industriali, a loro spese, hanno fatto stampare la foto di Marion su dieci milioni di cartoni di latte distribuiti in tutto il Paese. I muri di Agen, quelli delle città limitrofe e di molte altre su tutto il territorio francese sono stati tappezzati da volantini con la sua immagine; così pure taxi, mezzi pubblici, negozi, aeroporti, stazioni. La scomparsa della bimba ha occupato le prime pagine dei giornali e i notiziari televisivi, per mesi, hanno lanciato appelli. Se n'è occupata anche la trasmissione "Perdu de vue" e sono stati aperti siti internet, ma non è emerso nulla. Courdesses ha descritto una situazione inquietante: "Su una popolazione totale di 350mila abitanti, in questa regione vivono circa 400 persone con precedenti penali per reati sessuali. Noi ne abbiamo già ascoltati almeno altrettanti, ma ogni giorno troviamo nuove persone che non conoscevamo. E' impressionante: abbiamo effettuato circa trecento perquisizioni, ma la lista non è ancora finita". Alle ricerche ha collaborato anche l'associazione "La Mouette" (Il Gabbiano), nata tredici anni prima per collaborare alle ricerche della piccola Magali Forabosco, di sette anni. Magali è sparita ad Agen nel gennaio del 1984 mentre tornava a casa da scuola con il fratello, poco più grande di lei. Quest'ultimo ad un tratto si è messo a correre per raggiungere il padre che tutti i giorni li aspettava a metà percorso e la piccola è rimasta indietro, da sola. L'ha raggiunta e rapita un uomo che ha da poco scontato una condanna a vent'anni per stupro: si è allontanato portandola via nella propria auto e ha percorso una trentina di chilometri fino alle rovine di un antico castello. Qui, nel silenzio della campagna, l'ha violentata per quattro ore prima di strangolarla. Undici giorni dopo, i resti sono stati trovati da un'adolescente che stava accompagnando il padre a caccia. Dopo un anno l'uomo, Robert Guiné, è stato arrestato per tentata violenza ai danni di una quindicenne: durante gli interrogatori ha confessato l'omicidio di Magali. La figlia del cacciatore non ha sopportato il trauma: oggi vive in una clinica per malattie mentali. Ma nella regione di Bordeaux i casi di pedofilia non sono purtroppo rari. Recente l'arresto di un uomo che in un anno ha abusato di dieci bambine, in una località a duecento chilometri da Agen. Il maniaco si faceva passare per il medico scolastico e chiedeva loro di mostrargli la scuola. Una volta in auto, le piccole venivano portate altrove e seviziate. Avevano tutte lunghi capelli biondi e occhi azzurri.