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Strage di Bologna: Ex moglie Bellini, “Purtroppo è lui uomo nel filmato”

Bologna, 21/5/2020 - In un verbale visionato dall'ANSA, l'ex moglie di Paolo Bellini ha dichiarato di averlo riconosciuto nell'uomo ripreso in un filmato amatoriale sul primo binario della stazione di Bologna la mattina del 2 agosto 1980. L'ex Avanguardia Nazionale è accusato di concorso in strage e per lui la procura generale ha da poco chiesto il rinvio a giudizio. "Ho visto in questo momento il video - ha aggiunto la donna - e posso dire che la persona ritratta nel fermo immagine immediatamente dopo la colonna è il mio ex marito". “Nei fotogrammi prima della colonna - ha continuato Maurizia Bonini, interrogata il 12 novembre 2019 - non si riconosce bene perché il viso è alzato e girato da una parte". Nell'interrogatorio si parla anche di una catenina e di un crocifisso: "Paolo aveva una catenina che portava al collo con una medaglietta e un crocifisso, almeno così mi pare di ricordare".

La donna ha fatto anche riferimento al sequestro di due crocifissi durante l’indagine: "Confermo che, a mio avviso, uno dei due crocifissi, poteva essere di Paolo in quanto non apparteneva alla mia famiglia. Quando Paolo se ne andò di casa, ovvero, credo, nel periodo in cui andò sotto protezione non portò con sé tutte le cose. Ricordo che si prese l'orologio e poco altro. Pertanto, quel crocifisso può essere appartenuto a lui". "Quando Paolo rientrò dal Brasile, con il nome falso di Da Silva Roberto, si era rifatto il naso, rendendolo più corto e si era tolto un neo sulla guancia sinistra. Se si confrontano le foto del prima e dopo Brasile si possono notare queste cose". ha aggiunto Maurizia Bonini in ulteriori dichiarazioni.

Rispetto all’alibi, Bonini ha dichiarato: "Se Paolo Bellini si trovava a Bologna devo dire che ci ha usati come alibi. Intendo me, e i miei familiari che sono stati interrogati". "Per quello che mi hanno riferito - ha aggiunto - mia madre tornò a Torre Pedrera (frazione di Rimini, ndr) in ritardo rispetto all'ora di pranzo”. Infine la donna ha riferito come ha saputo della strage durante il viaggio: “Paolo ha acceso la radio mentre ci stavamo recando al Tonale. Lui ha acceso la radio per sentire un po' di musica; questa fu l'intenzione che dichiarò quando accese l'apparecchio".

[VIDEO - Speciale "Chi l'ha visto?": La Strage di Bologna]