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Yara: Bossetti ribadisce, “Il furgone nei video non è il mio”

Bergamo, 16/3/2016 - Al processo di primo grado che lo vede imputato per l'omicidio di Yara Gambirasio, Massimo Bossetti ha ribadito che non è suo il furgone ripreso dalle telecamere di sicurezza nei pressi della palestra di Brembate Sopra. Guardando le fotografie e la comparazione fatta dagli investigatori, dopo aver premesso “sulla base della mia visione”, Bossetti ha spiegato che il cavalletto posteriore a protezione della cabina del suo Fiat Daily è "più basso" di quello del furgone ripreso. Secondo lui anche la cassetta in basso a sinistra nel cassone differisce da quella del suo perché “è doppia”. Nell’udienza i suoi legali hanno chiesto di acquisire i filmati delle riprese di videosorveglianza di un'azienda che si trova nei pressi del campo di Chignolo d'Isola, in cui fu trovato il corpo di Yara Gambirasio, già visionate dalla polizia giudiziaria. Gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini hanno chiesto inoltre di acquisire gli atti di due altri procedimenti: quello sull'omicidio di Eddy Castillo e quello sulla morte di Sarbjit Kaur, dei quali ha parlato anche “Chi l’ha visto?”. Per la difesa, le ferite inferte alla giovane donna trovata morta nel fiume Serio sarebbero “sorprendentemente simili” a quelle trovate sul corpo di Yara. Il pm Letizia Ruggeri si è opposta alla richiesta motivando che gli atti sono “irrilevanti” nel processo a carico di Bossetti.

[Video - Yara e il furgone di Bossetti, a “Chi l’ha visto?” il video originale]