Milano, 7/10/2014 - Una svolta sulle indagini per la morte di Diego Preda, il broker assicurativo ucciso a Milano il 21 novembre 2012 in via Mosè Bianchi, potrebbe arrivare da due testimoni che quella sera hanno attraversato la strada a poca distanza temporale dall'assassino. “In accordo con la Procura - spiega il capo della Squadra mobile, Alessandro Giuliano - abbiamo deciso di mostrare le immagini riprese da alcune telecamere di sorveglianza con la speranza che i due uomini ripresi, che non sono mai stati interrogati, possano essere riconosciuti e presentarsi ai nostri uffici per raccontare quello che hanno visto”. Diego Preda fu ucciso con un colpo di pistola alla nuca alle 19:21, all'uscita dal lavoro in via Mosè Bianchi a Milano. Da allora non si è saputo nulla, né sul movente, né sull'assassino. Nei fotogrammi diffusi si vede per la prima volta l'omicida mentre segue Preda e poi scappa in direzione della stazione della metropolitana di Amendola Fiera. Le immagini sono scure e poco dettagliate, utili agli investigatori solo per la ricostruzione della dinamica. Più nitidi i fotogrammi dove si vedono i due potenziali testimoni oggetto dell’appello. Il primo è inquadrato mentre transita in via Bianchi due minuti dopo l'omicidio: ha una felpa azzurra e jeans. Con gli stessi abiti era stato ripreso nella stessa via alle 16:43 mentre parlava al cellulare, quindi potrebbe essere un frequentatore del quartiere. Il secondo possibile testimone è stato inquadrato pochi minuti dopo il delitto dalle telecamere del mezzanino e della banchina della fermata Amendola Fiera. Indossava un giubbotto di pelle nero, jeans e sciarpa chiara. L'ipotesi è che possa aver incrociato l'assassino.
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