Roma, 23/2/2012 - Sono stati identificati quattro dei dieci caduti ancora senza nome dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. E' stato possibile grazie alle comparazione dei campioni genetici dei caduti con quelli di decine di parenti, anche di seconda generazione, realizzata dagli uomini dell'Arma dei Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifica (Ris) di Roma. Lo ha spiegato il Capitano dei Carabinieri Cesare Rapone del Ris di Roma a margine di un incontro a Roma dedicato alle biotecnologie mediche all'Accademia Nazionale dei Lincei, che non ha però rilasciato i nomi. "La difficoltà di identificare le vittime è data dalla grave degradazione dei campioni di Dna che siamo riusciti a raccogliere, - ha spiegato Rapone, - in quanto le condizioni di conservazione dei corpi sono molto compromesse". Per estrarre campioni utilizzabili gli uomini del Ris si sono avvalsi della collaborazione dei ricercatori dell'Universita' di Firenze che utilizzano tecniche di analisi su sequenze degradate dal tempo e dell'analisi anche del Dna mitocondriale, sezioni di materiale genetico che si trovano all'interno di queste vere e proprie fabbriche energetiche cellulari e che si trasmettono per via materna. "Confrontando i campioni dalle vittime ancora senza nome con quello delle decine di parenti, anche di seconda generazione, che hanno messo a disposizione il loro Dna siamo riusciti a dare un nome certo a quattro dei dieci ancora non identificati", ha proseguito Rapone, che ha inoltre aggiunto che per un quinto corpo ci sono ancora incertezze.