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Giuseppe Bruno, strangolato e dato in pasto ai maiali: “No motivi abbietti e futili”

Roma, 15/1/2021 – Sono cadute in Cassazione l’aggravante dei motivi abbietti e futili e l’accusa di associazione mafiosa (416 bis) per Maurizio Giuseppe Nicosia, condannato all'ergastolo per l’omicidio di Giuseppe Bruno, scomparso nel 2004. Rinvio alla Corte d’Appello di Catania per un nuovo processo per rideterminare la pena. Definitiva l’assoluzione in appello del cugino Michele, condannato in primo grado a 14 anni per concorso in omicidio.

“Un incubo che non avrà mai fine, ma almeno l’assassino di mio padre dopo 17 anni ha un volto e un nome. Delusione per la possibilità di una riduzione della pena, ma continuiamo a credere nella giustizia. Guardo mia figlia negli occhi, gli stessi occhi che aveva mio padre, e lui mi manca ogni giorno di più. Penso a che nonno meraviglioso e amorevole sarebbe stato. Ci hanno privato dell’amore di un padre e mai nessuno potrà restituircelo. Loro continueranno a vivere le loro vite come se nulla fosse. Le nostre sono state per sempre segnate da un dolore inestinguibile”, il commento a “Chi l’ha visto?” di Silvia, la figlia maggiore di Giuseppe Bruno.

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