Pisa, 20/3/2017 - "Logli è un bugiardo e ha reiteratamente e pervicacemente tentato di mistificare la realtà fornendo in più occasioni una versione degli accadimenti non corrispondente al vero e spesso smentita dagli esiti investigativi". Lo scrive il gup Elsa Iadaresta nelle motivazioni della sentenza di condanna a vent'anni di carcere per il marito di Roberta Ragusa, depositate oggi. Antonio Logli è stato condannato il 23 dicembre con rito abbreviato per omicidio volontario e distruzione del cadavere della moglie. Secondo il giudice, l'uomo "ha mentito sulla profonda crisi che attraversava da tempo il suo matrimonio" ma anche sulla sua lunga "relazione extraconiugale con Sara Calzolaio, iniziata nel 2004 e che ha riferito solo il 16 gennaio 2012 allorché la donna lo mise alle strette".
Secondo il magistrato, Logli è stato "il protagonista di una galassia di menzogne che non risparmiavano nessuno" e "ha mentito anche dopo avere rivelato la relazione riferendo di avere effettuato una sola telefonata alla Calzolaio, quando in realtà ve ne sono state tre consecutive, l'ultima delle quali alle 00:18, di appena 28 secondi" della notte in cui scomparve Roberta. L'imputato, si legge ancora nelle motivazioni, "ha mentito sulle modalità con le quali si era procurato i graffi alla tempia, sullo zigomo sinistro e sulla mano sinistra: tutte lesioni compatibili con una colluttazione" e ha dichiarato “un alibi falso perché, lungi dallo stare in casa e a letto, quella sera uscì: infatti fu visto da Loris Gozi, dalla Gombi e dalla Piampiani; e perché sicuramente usò la Ford che poi frettolosamente parcheggiò in un posto diverso (e meno visibile) di quello usuale". Roberta Ragusa domani avrebbe compiuto 50 anni.