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Auto investì famiglia:conducente a giudizio immediato, due ancora latitanti

Firenze, 13/4/2011 - Comincerà l'8 luglio il processo con giudizio immediato a carico del conducente della Jaguar con cinque giovani nomadi a bordo che il 21 ottobre 2010 fuggì ad un controllo della polizia a Sesto Fiorentino, causando un incidente stradale in cui un bambino di 10 anni rimase gravemente ferito e che rischia di rimanere paralizzato. Il bimbo era nell'auto dove si trovava con i suoi familiari, padre, madre e due fratelli, rimasti anche loro feriti nell'impatto con la Jaguar. Il nomade, Elvis Jovic, 19 anni, ora agli arresti domiciliari, dovrà rispondere di lesioni personali gravissime con dolo eventuale. Inoltre, il sostituto procuratore Paolo Barlucchi ha disposto la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini per gli altri quattro nomadi a bordo della Jaguar individuati con accurate indagini della squadra mobile di Firenze e della polizia scientifica. Oltre alle lesioni, i cinque dovranno rispondere a vario titolo di omissione di soccorso, di resistenza a pubblico ufficiale e di porto di attrezzi da scasso. I cinque formavano una 'batteria' di ladri venuta dal Nord Italia per fare furti in Toscana. Due sono latitanti - Elia Hudorovic, 24 anni di Bottanuco (Milano) e Mirko Djordjevic, 21 anni di Formia (Latina) -, mentre altri due sono stati presi. Nikola Stevic, croato di 26 anni, ora è in carcere a Sollicciano (Firenze), mentre Daniel Djordjevic, 20 anni di Vizzolo Predabissi (Milano) ha l'obbligo di firma. Inoltre, la procura ha messo agli atti i risultati di un esperimento giudiziale realizzato il 31 marzo scorso nelle stesse strade dell'inseguimento alla Jaguar e in simili condizioni di luce. Le vie del tragitto fatto dai nomadi sono state chiuse al traffico e ripercorse per ricavare dati utili all'inchiesta. Ne emerge che nel tragitto di 2,196 km, interrotto dalla collisione tra la Jaguar e l'utilitaria della famiglia di cinque persone, furono raggiunte nei tratti rettilinei velocita' in accelerazione superiori ai 100 km orari con picchi di 125 km orari, nonostante le vie strette e i numerosi ostacoli mobili: auto, pedoni e motorini; due strade a senso unico furono prese contromano, almeno due semafori furono 'bucati' col rosso.