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Ilaria Alpi: Nuove indagini sulle intercettazioni arrivate a Roma dopo anni, la presenza di militari italiani e la fonte SISDE

Roma, 26/6/2018 - Il gip Andrea Fanelli ha rigettato la richiesta di archiviazione della procura e ha accolto l'opposizione presentata dagli avvocati Carlo Palermo e Giovanni D'Amati, legali della madre di Ilaria Alpi, Luciana Riccardi, recentemente venuta a mancare. Il giudice ha disposto che siano effettuati i seguenti ulteriori accertamenti, fissando un termine di 180 giorni per le indagini:

- sentire come persone informate sui fattii somali Abdi Badre Hayle e Mohamed Geddi Bashit, intercettati dalla Guardia di Finanza di Firenze il 21 febbraio 2012, per accertare chi diede l'ordine di accreditare 40mila dollari all'avvocato Duale, come mai il primo sapesse già che la somma era per la "questione Hashi", chi avesse detto al secondo che Hashi era innocente e che Ilaria Alpi sarebbe stata uccisa da militari italiani.

- audire l'avvocato Duale, legale di Hashi Omar Hassan, per accertare se gli sia stato inviato effettivamente il denaro dal governo somalo per la difesa di Hashi oppure da altri e per quali scopi.

- accertare la data effettiva in cui è arrivata alla procura di Roma la nota con il contenuto delle intercettazioni, la cui trasmissione è stata disposta dalla procura di Firenze il 19 dicembre 2012, ritenendo "anomalo" che ciò sia avvenuto oltre cinque anni dopo.

- accertare se alla data del 20 marzo 1994 fossero presenti a Mogadiscio militari italiani.

- verificare se persistono le ragioni di sicurezza che non hanno permesso finora di escutere la fonte confidenziale citata nella relazione SISDE del 3/9/97, che parlava di "un coinvolgimento di Giancarlo Marocchino nell'omicidio Alpi - Hrovatin nonché in traffici di armi".