Arezzo, 19/11/2014 - Il cellulare è ancora al centro delle indagini. Il pm responsabile dell’inchiesta sulla scomparsa di Guerrina Piscaglia ha chiesto un incidente probatorio per cristallizzare le dichiarazioni di due religiosi, estranei alla sparizione della donna. Uno è il prete amico di don Gratien Alabi destinatario dell’sms, inviato dal cellulare della Piscaglia, che avvalorava un allontanamento volontario. L’altro è il parroco di Ca Raffaello, padre Faustino, al quale don Gratien ha parlato di un fantomatico “zio Francesco” che sarebbe stato insieme a Guerrina Piscaglia dopo la scomparsa.
Intanto i giudici del riesame hanno comunicato oggi che risponderanno entro il 24 novembre, all’istanza per la revoca del divieto di espatrio presentata dal legale di padre Gratien, avv. Luca Fanfani.
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