Catanzaro, 23/12/2015 - Domenico Belmonte ha già esercitato il suo diritto di coniuge e padre di Elisabetta e Maria, ma lo ha fatto "in evidente e palese violazione di ogni regola di diritto e di buon costume, privando le loro spoglie di una degna e pietosa sepoltura". Lo scrive il pm di Santa Maria Capua Vetere, Gerardina Cozzolino, nel provvedimento con cui ha disposto la consegna delle salme delle due donne alla famiglia di Elisabetta Grande, nella persona del fratello Lorenzo, dopo che il gip ha respinto il ricorso con cui Domenico Belmonte si era opposto al primo nulla osta. Il magistrato non entra nel merito delle eventuali responsabilità di Belmonte per la morte della moglie e della figlia, ancora "sub judice", ma sottolinea che affidare a lui i loro resti potrebbe pregiudicare possibili perizie in sede dibattimentale perché "potrebbe decidere di bruciare i resti ossei". "Meraviglioso! Siamo soddisfatti della rapida decisione della Procura che ringraziamo: nulla ci potrà restituire Elisabetta e Maria, ma ci consola riportarle simbolicamemte "libere" a casa e dare loro "degna" sepoltura! Un ringraziamento a tutti voi per la professionalità e l'umanità con la quale avete sempre seguito il nostro pietoso caso! Grazie, grazie, grazie!", ha detto Lorenzo Grande nel comunicare la notizia a "Chi l'ha visto?".
[Video - Il caso nella puntata del 9 dicembre 2015]