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Concetta Conigliaro: Altri due arresti per il suo omicidio

Palermo, 7/10/2014 – Dopo l’arresto del marito a giugno, altre due persone sono state arrestate dai carabinieri che indagano sull'omicidio di Concetta Conigliaro, uccisa e bruciata nelle campagne di San Giuseppe Jato. Si tratta di Vincenzo e Antonino Caltagirone, rispettivamente padre e figlio di 32 e 72 anni. Gli ordini di custodia sono stati emessi dal gip Lorenzo Matassa su richiesta dei sostituti procuratori Gialuca De Leo e Ilaria De Somma. L’8 giugno per l'omicidio della donna era stato fermato il marito, Salvatore Maniscalco, parente degli arrestati, che il 23 aprile ne aveva denunciato falsamente l'allontanamento volontario. Interrogato a lungo l'uomo era crollato e aveva confessato, facendo trovare agli investigatori alcuni resti carbonizzati della moglie. L’analisi dei tabulati telefonici ha evidenziato contatti sempre più fitti tra il marito e i due arrestati subito dopo il delitto. Dalle celle agganciate dai telefoni dei Caltagirone sono emersi inoltre, nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa, diversi passaggi nell'area dove poi sono stati trovati i resti. Nel corso delle perquisizioni i carabinieri hanno trovato a casa dei due taniche uguali a quelle trovate in contrada Giambascio, dove sono stati trovati i resti carbonizzati di Concetta Conigliaro in fusto metallico. Quest’ultimo sarebbe stato recuperato dai due uomini arrestati. Tra i resti ossei della donna c'erano anche delle immagini sacre, simili a quelle sono state trovate in casa dei due uomini e incompatibili con il credo religioso del marito, che è evangelico.

[Video – Il caso nella puntata del 12 giugno 2014]