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Mario Bozzoli: Iniziato il processo al nipote per omicidio

Brescia, 14/1/2021 – “Sentirsi dire che non ci sono prove che mio marito è stato ucciso lascia senza parole. È un dolore che non riesco ad esprimere", la moglie di Mario Bozzoli alla prima udienza del processo per omicidio al nipote Giacomo Bozzoli. "La memoria di mio marito merita rispetto. Non stiamo parlando di allontanamento volontario, ma di un omicidio. Mario era un padre di famiglia premuroso, un ottimo marito, una persona sempre disponibile nei confronti di chi aveva bisogno di lui. Non ammetto e non permetto che la sua memoria venga infangata", ha concluso Irene Zubani. La moglie dell’imprenditore scomparso dalla fonderia di Marcheno rispondeva al difensore dell’imputato che in aula ha dichiarato: "È pacifico che Mario Bozzoli sia scomparso, ma non è sufficiente per dire che è stato ucciso”. "Serviranno prove certe che sia morto. E poi eventualmente prove certe che sia stato l'odierno imputato ad ammazzarlo e ad occultarne il cadavere, ma prove non ce ne sono", ha aggiunto l'avvocato Luigi Frattini.

"Le telecamere dell'azienda coprono quasi tutto e il fatto che non avessero ripreso Mario Bozzoli ci ha subito fatto pensare che c'era qualcosa di strano che andava approfondito", ha detto il maggiore Piermarco Borrettaz, che aveva condotto le prime indagini, sentito in aula come testimone. “Una zona buia era il cancelletto sul fiume ma era un'uscita che difficilmente si poteva percorrere. Ed è escluso che da quel passaggio si potesse trascinare un corpo mentre la telecamera che avrebbe dovuto guardare sullo spogliatoio era invece girata su un cumulo di macerie", ha aggiunto Borettaz.

La procura di Brescia ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta a carico dell'ex fidanzata di Giacomo Bozzoli, denunciata per diffamazione, che aveva dichiarato ai Carabinieri che lui le aveva più volte detto che avrebbe voluto uccidere lo zio. La difesa di Bozzoli ha annunciato opposizione.

[VIDEO - Il caso nella puntata del 9/5/2018]