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Gilberta Palleschi: L’assassino vendette i suoi gioielli, slip da donna in casa sua

Antonio Palleschi, il muratore reo confesso dell’omicidio di Gilberta Palleschi, pochi giorni dopo averla uccisa vendette frammenti dei gioielli che lei indossava a due distinti “Compro Oro” della zona, ricavandone 299 euro in tutto. Lo rende noto il Comando Provinciale Carabinieri di Frosinone. Due esercenti hanno riconosciuto l’uomo come la persona che il 5 e il 6 novembre ha venduto loro alcuni frammenti di un bracciale, di un orecchino e verosimilmente parte di una collana, tutto in oro bianco. I successivi accertamenti hanno stabilito che corrispondevano ai due bracciali, ad uno degli orecchini e alla collana che la segretaria dell’Unicef del Lazio indossava quando fu aggredita nei pressi del laghetto di San Martino di Broccostella. Inoltre, nel corso della perquisizione in casa di Antonio Palleschi a Sora, sono stati rinvenuti e repertati dai carabinieri: un pantalone da uomo con macchie, probabilmente di sangue; sei mutandine da donna; due abiti femminili; due reggiseni interi e altri in pezzi oltre a materiale pornografico.

Ha risposto all'appello di Federica Sciarelli la donna vittima di un tentativo di violanza da parte di Antonio Palleschi, per il quale il muratore di Atina era stato costretto a trasferirsi a Sora e aveva da poco scontato oltre un anno di arresti domiciliari. Nella puntata di mercoledì 17 dicembre la donna racconta la sua drammatica esperienza.

[Video - Il caso nela puntata del 17 dicembre 2014]