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Santo Alario: Per Ris e procura sono suoi i resti ritrovati a giugno

Palermo, 3/12/2019 - I Carabinieri dei Ris hanno confermato che apparterrebbero a Santo Alario, scomparso da Capaci il 7 febbraio 2018, i resti ritrovati a giugno nelle campagne di Caccamo. Per la mancanza del corpo e dell’arma del delitto, a luglio era stato assolto in primo grado dalle accuse di omicidio e occultamento di cadavere il datore di lavoro dell’uomo, che si era allontanato insieme a lui. La procura di Termini Imerese, scrive il Giornale di Sicilia, ha quindi deciso di ricorre in appello contro la sentenza. Anche gli indumenti ritrovati per gli inquirenti sono compatibili con quelli della vittima. Il Dna delle ossa ritrovate è stato comparato con quello ricavato da alcuni capelli di Alario, rimasti su una spazzola, e con quello della madre. Per il Ris il risultato stabilisce "un rapporto di parentela verticale (madre - figlio)", e indica che sia "788 mila volte più probabile" che le ossa siano di Alario che non di un'altra persona.