Roma, 31/1/2019 - "Ritengo che sia inaccettabile, e sono indignato per questo, che un magistrato interrompa la lettura del dispositivo della sentenza per dire: 'Se volete andarvi a fare un giro a Perugia, ditelo'. Come ministro della Giustizia ho già attivato gli uffici affinché vengano fatte tutte le verifiche e gli accertamenti del caso". Così in un video su Facebook il ministro Alfonso Bonafede sulle proteste in aula durante la lettura della sentenza d'appello per l'omicidio di Marco Vannini. "Questa mattina - ha detto ancora Bonafede - ho chiamato personalmente la mamma di Marco Vannini, abbiamo parlato e parleremo ancora qui al ministero, nei prossimi giorni avrò modo di incontrare i genitori di Marco Vannini. A lei ho già spiegato che il ministro della Giustizia non può entrare nel merito delle decisioni dei giudici: il ministro della Giustizia non può e non deve entrare nel merito delle decisioni dei magistrati. E' un principio fondamentale della nostra Costituzione che io non posso e non voglio violare". "Detto questo, - ha aggiunto - ho guardato con molta attenzione il video in cui viene ripreso il momento della lettura del dispositivo della sentenza, un video entrato nelle case di milioni di cittadini, e voglio spiegare che un magistrato ha tutti gli strumenti idonei a far mantenere l'ordine all'interno di un'aula giudiziaria. Ecco perché ritengo inaccettabile quel che è accaduto".
Ieri a "Chi l'ha visto?" Federica Sciarelli aveva reso noto l'invio di una richiesta di informazioni indirizzata al ministero della Difesa sull'eventuale reintegro di Antonio Ciontoli. Nella serata di oggi il ministro Elisabetta Trenta, in un post sul suo profilo Facebook, ha reso noto il suo impegno affinché ciò sia impedito: "Sul caso dell'omicidio di Marco Vannini - ha scritto Trenta - non posso entrare nei meriti della sentenza giudiziaria, poiché esula dalle mie competenze e prerogative, ma una cosa la posso fare: il mio impegno, il mio massimo impegno, fin quando sarò io a guidare il Ministero della Difesa, affinché al signor Ciontoli non sia concesso il reintegro in Forza Armata. Ho già in questo senso dato disposizioni alle competenti articolazioni della Difesa. Colgo l'occasione per esprimere anche tutta la mia vicinanza ai cari e alla famiglia di Marco, in questo difficilissimo momento. Comprendo il vostro dolore, comprendo la vostra rabbia, ma sappiate che non siete soli".
[IL VIDEO DEL MINISTRO BONAFEDE]