Perugia, 17/6/2014 -Sono contenuti in oltre 450 pagine complessive i ricorsi in Cassazione presentati dai difensori di Raffaele Sollecito e di Amanda Knox contro le condanne, a 25 e 28 anni e mezzo di reclusione, per l'omicidio di Meredith Kercher decise il 30 gennaio dalla Corte d'assise d'appello di Firenze. Entrambi chiedono l'annullamento della sentenza e l'assoluzione. In 24 punti i legali di Sollecito, gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori, hanno chiesto che siano siano le Sezioni unite penali ad occuparsi del ricorso, perché alcune delle questioni affrontate “appaiono di speciale importanza o, comunque, potrebbero dal luogo a un contrasto giurisprudenziale”. Come la prova scientifica o l'utilizzabilità delle dichiarazioni di Rudy Guede, ma anche la questione del ragionevole dubbio e l'attendibilità dei principali testimoni per i quali la sentenza di Firenze “ha completamente sottovalutato l'altissimo rischio di condizionamento mediatico legato al processo”. Nei dodici punti illustrati dai difensori di Amanda Knox, gli avvocati Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova criticano i risultati scientifici, l'uso delle dichiarazioni di Guede e quelle di testimoni, oltre al movente e alle modalità d'ingresso nella casa del delitto indicate dai giudici di Firenze.