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Morto nel Tevere come Beau Solomon: Chiesta la riapertura del caso Carnicci


Roma, 19/7/2016 - Come avevano preannunciato a “Chi l’ha visto?” la madre e l'avvocato Carmine De Pietro, è stata depositata oggi l'istanza per la riapertura dell’inchiesta, archiviata ad aprile, sulla morte di Federico Carnicci a luglio del 2015. Il corpo del 27enne artista di strada toscano venne ritrovato nel Tevere dieci giorni dopo la sua scomparsa, l'autopsia stabilì come causa della morte uno shock termico. Nella puntata del 6 luglio, la madre Lidia Speri e il suo legale hanno ricostruito con Federica Sciarelli le sue ultime ore di vita, in circostanze simili a quelle in cui un anno dopo ha perso la vita lo studente americano Beau Salomon, sempre su una banchina del Tevere e in presenza delle stesse persone. In diretta ha chiamato anche un testimone che ha riferito di un litigio sotto ponte Mazzini tra Carnicci, Massimo Galioto, in carcere con l'accusa di aver ucciso Solomon gettandolo nel fiume, e un'altra persona. Da indagini difensive dell'avvocato Carmine De Pietro, diversi altri elementi collegherebbero i due casi.