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Fosse Ardeatine: grazie al Dna identificate due vittime. Appello ai familiari di altre

Roma, 23/3/2011 - Grazie all'esame del dna hanno un nome due vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Si tratta di Marco Moscati, ebreo, e di Salvatore La Rosa, cattolico. Secondo quanto ha reso noto il Tg3 Lazio, esami condotti dai carabinieri del Ris hanno dato l'identità a due delle 12 salme non ancora identificate. I codici genetici estratti dai resti delle salme sono stati incrociati con quelli dei familiari di cinque vittime che ancora non erano riusciti a individuare le salme dei propri cari. Così è stato possibile accertare che i resti contenuti nella tomba 283 sono di Marco Moscati, di religione ebraica, e quelli della tomba 273 di Salvatore La Rosa, di religione cattolica. I carabinieri del Ris di Roma a giugno  2010 avevano effettuato la ricognizione sulle dodici salme ancora ad oggi ignote. Fondamentali, secondo quanto ha spiegato il comandante dei carabinieri del Ris di Roma, colonnello Luigi Ripani, i frammenti dell'osso, ''difficile da analizzare ma che conserva più di altri materiali biologici e per un tempo piu' prolungato il dna". Da qui quasi un appello: "Speriamo che questa notizia induca altri parenti delle altre vittime a presentarsi per dare il proprio dna per eventuali rilievi". Altri due campioni biologici sono appena arrivati dalla Sicilia e dall'Australia: da altri rilievi e comparazioni, forse a breve anche altre vittime potranno, dunque, avere un nome.