Viterbo, 20/1/2020 - “Dal giorno della tragedia, io sono morto insieme a Sestina”. Comincia così la lettera che Andrea Landolfi Cudia ha scritto alla madre della fidanzata Maria Sestina Arcuri il 14 dicembre. “Non mi interessa, non voglio leggerla”, ha commentato all’inviata di “Chi l’ha visto?” la signora Caterina, presente alla seconda udienza del processo per la morte della figlia, che vede Landolfi accusato di omicidio. “E’ vero ci conoscevamo da pochi mesi, ma l’amavo tantissimo e non riesco ancora a credere a ciò che è accaduto, né tanto meno vorrei che voi pensiate che sono quel mostro che avrebbe potuto toglierle la vita o anche solo farle del male”, continua la lettera. “Io e Sestina vivevamo insieme, come lei sapeva, e eravamo in procinto di cambiare casa e in futuro a fare un figlio”, scrive ancora Landolfi, che poi accusa i media: “Il mio, diventando un caso mediatico, ha portato a un sacco di bugie, mi hanno dipinto come la persona che non sono. Ma spero di farvi ricredere e di potervi abbracciare“. “Un giorno la verità uscirà fuori perché io sono innocente”, conclude.