Roma, 18/5/2020 - “Dai nuovi atti d’indagine non risulta assolutamente che Luca conoscesse i suoi Killer e che ci fosse stato un incontro. Emerge, che è cosa ben diversa, l’aggancio della cella del telefono di Luca Sacchi ad un ripetitore di Casal Monastero, e tra lui e gli altri soggetti non vi è mai stato alcun contatto telefonico”. I legali dei genitori di Luca Sacchi, avvocati Armida Decina e Paolo Salice, smentiscono con un comunicato le notizie relative a una informativa dei carabinieri pubblicate dopo la prima udienza del processo di ieri. “Proprio in quella zona - spiegano i legali - vi sono scuole di arti marziali e Luca, in qualità di personal trainer, era solito proporsi in queste strutture, ragion per cui non è da escludere che lui si fosse recato lì per questo motivo”. "Luca, - aggiungono - per troppo amore, sembra quasi giungere ad un compromesso, chiedendole di non strafare e di non fare niente senza di lui". "Emerge anche – concludono - che Luca Sacchi cercava di convincere Anastasiya a staccarsi da Princi perché spaventato dai problemi che questi avrebbe potuto arrecare ad entrambi. Luca, pur di non lasciare la propria ragazza, ha deciso di proteggerla e nel fare questo ci ha rimesso la vita”