La lettera di Stefania è rivolta a sua nonna Marisa Maldera, moglie di Giuseppe Piccolomo, morta carbonizzata il 20 febbraio 2003 dopo un misterioso incidente stradale a Caravate (Varese). Per la morte della donna Giuseppe Piccolomo è stato indagato e la Procura di Milano nel dicembre del 2016 ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo contestandogli l'omicidio volontario di sua moglie aggravato dalla premeditazione. Attualmente Piccolomo sta scontando l'ergastolo per l'omicidio di Carla Molinari, la donna di 82 anni trovata uccisa e con le mani mozzate il 5 novembre 2009 nella sua villetta nel Varesotto.
"Ehi nonna, Non so se riesci a sentirmi fin lassù, ma sono sicura che ci riuscirai benissimo se ascolterai con il cuore. Non so se da lì, ovunque tu sia, riesci a vedere cosa succede qui.. Ma mi auguro di no. Anche io se potessi, sceglierei di non vederlo. Mi fa troppa paura. Pensavo che gli uomini fossero più alti e forzuti delle donne perché dovessero proteggerle, prenderle in braccio per coccolarle, difenderle, aiutarle ad aprire i barattoli o a prendere gli oggetti posti sugli scaffali alti e non per picchiarle. Pensavo che gli uomini avessero un tono di voce più possente delle donne per rassicurarle, e non per urlargli addosso o umiliarle, che avessero mani più grandi per accarezzare dolcemente tutto il loro corpo e non per impugnare un coltello o una pistola. Pensavo che gli uomini avessero gambe più muscolose delle donne per giocare a pallone e non per prenderle a calci.Pensavo che gli uomini con le donne facessero solo l’amore e non che a volte strappassero loro l’intimità per un crudele egoismo. Spesso sento attribuire alla parola “amore” aggettivi come “criminale”, “fatale”, “malato”. Aggettivi totalmente in contrasto con questa parola, perché l’amore è una cosa bella. Sai nonna, vorrei far capire a tutte le donne che non si parla di violenza solo quando lascia segni visibili, che ogni volta che un uomo le zittisce, le umilia, le calpesta, le tradisce, le maltratta o non le apprezza, stanno subendo violenza. E dove c’è violenza non può esserci amore. Vorrei far capire a tutte le donne che non sono sole, che non devono subire perché il loro sorriso vale più di ogni uomo del mondo. Tu sai che se solo avessi avuto più coraggio, ora saresti qui. Che se solo avessi chiesto aiuto, ora potresti abbracciarmi e dirmi che andrà tutto bene.
Ho scritto questa breve lettera indirizzata al cielo, a mia nonna, che non mi ha visto crescere perché la persona che diceva di amarla, me l’ha portata via. Mia nonna, Marisa si è fidanzata che aveva 9 anni con Giuseppe che ne aveva 12. Lui è stato il suo primo e unico uomo. E proprio lui ha deciso che sarebbe stato l’unico perché per lui Marisa era una proprietà e quando lui si è innamorato di un’altra donna, lei non doveva essere più nessuno. Mia nonna è morta a 48 anni per mano della persona che aveva sposato".
lo dico #STOPALLAVIOLENZASULLEDONNE
Stefania