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Emanuela Orlandi: i Pm della procura di Roma, “la verità è in Vaticano”

Roma, 2/4/2012 - La verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi sarebbe a conoscenza di personalità del Vaticano. E' quanto riferiscono i pm della Procura di Roma titolari dell'indagine, secondo i quali ci sarebbero personaggi ancora in vita che conoscono i misteri legati alla scomparsa della ragazza. Per gli inquirenti ebbero un ruolo alcuni esponenti della banda della Magliana. Nell' inchiesta risultano indagati Sergio Virtù, Angelo Cassani, detto 'Ciletto', Gianfranco Cerboni, detto 'Gigetto'. Inoltre per gli stessi inquirenti, che circa due anni fa hanno svolto un sopralluogo nella cripta di Sant’Apollinare, non sussisterebbe più la necessità di aprire la tomba Enrico De Pedis in quanto si ritiene inverosimile che al suo interno vi possano trovare resti di altre persone. A collegare la scomparsa della Orlandi con uno dei capi della banda della Magliana fu una telefonata giunta a “Chi l'ha visto?” nel settembre 2005. Una voce anonima (che secondo una perizia del 2010 sarebbe da attribuirsi a Carlo Alberto De Tomasi, figlio di “Sergione” coinvolto in indagini sulla Banda della Magliana). Il sopralluogo venne effettuato dal procuratore aggiunto, Giancarlo Capaldo, e svolto dopo l'audizione, quale persona informata sui fatti, di Pedro Huidobro attuale rettore della basilica.

“La posizione dei pm è importantissima. Ora mi aspetto una risposta dal Vaticano: questo silenzio sta diventando imbarazzante. Probabilmente i pm conoscono i nomi di queste personalità vaticane: mi auguro che li ascoltino. E da parte di questi esponenti della Santa Sede mi auguro un'azione spontanea: che siano loro stessi a presentarsi ai pm e a dire quel che sanno'', è stato il commento di Pietro Orlandi. Quanto al fatto che i pm non intendono aprire la tomba di De Pedis, ''mi stupisce perché prima le intenzioni erano differenti, ma non ho mai pensato che lì ci fosse il corpo di Emanuela.

“Le dichiarazioni del procuratore aggiunto Capaldo sul caso Orlandi sono importanti e coraggiose. Ora è interesse di tutti che si vada fino in fondo nell'accertamento della verità che per troppo tempo è rimasta nascosta”, ha dichiarato l’on. Walter Veltroni, primo firmatario dell’interrogazione sulla tomba di De Pedis al ministro dell'Interno.

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