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Scomparso

Federica Giacomini

Data pubblicazione:14/04/2014

Federica Giacomini, 42 anni, è un’artista che si esibisce con lo pseudonimo “Ginevra Hollander” la cui scomparsa è venuta alla luce il 14 febbraio, dopo che il suo compagno, Franco Mossoni, ha fatto irruzione all’ospedale “San Bortolo” di Vicenza. Vestito con anfibi, tuta mimetica e giubbotto antiproiettile, ha minacciato con una pistola un vigilante all’entrata e ha seminato il panico nell’ospedale gridando frasi senza senso e fuggendo poi a bordo di una vecchia Fiat Tipo. Catturato nei pressi della sua abitazione di Vicenza, in via Bedeschi, è stato ricoverato in un ospedale psichiatrico. Dopo l’arresto si è appreso che Franco Mossoni, 55 anni, originario di Malegno (Brescia), nel 1978 ha ucciso l’amante della moglie con una pistola Astra 38 e ha scontato una lunga condanna dopo un anno di latitanza. Nell’appartamento sono stati trovati centinaia di fogli con e frasi deliranti, una pistola giocattolo, due balestre, coltelli di tutti i tipi, medicinali e flaconi di sostanze chimiche. Gli inquirenti hanno scoperto che l’utenza cellulare in uso all’uomo e il contratto d’affitto sono intestati a Federica Giacomini e che nella casa ci sono i suoi vestiti e alcuni documenti riconducibili a lei. Interrogato sulla donna, Mossoni ha risposto: ‘Stavamo insieme, ma ormai è finita”. Nonostante indagini serrate, la polizia non è riuscita a rintracciarla. Il 5 marzo i genitori di Federica Giacomini, che non risponde ai messaggi né alle telefonate, hanno sporto denuncia di scomparsa. Hanno appreso dal custode dello stabile di Desenzano del Garda, dove risultava loro risiedere, che la figlia si è trasferita dal maggio del 2012 e sono preoccupati per la mancanza di sue notizie dall’ 1 gennaio, quando hanno ricevuto da lei un ultimo sms. Un’amica della donna ha chiamato “Chi l’ha visto?” per riferire di averla sentita il 9 febbraio, molto turbata, e di non essere più riuscita a mettersi in contatto con lei come concordato. L’amica ha inoltre riferito che, nell’autunno del 2013, aveva ospitato Federica Giacomini fuggita dopo un litigio violento con il compagno, che l’avrebbe picchiata così duramente da farle temere la morte.

  • 16 aprile 2014

    La Opel Tigra di Federica Giacomini fu abbandonata da Franco Mossoni a Pescantina (Verona). Non è stata lei ma il convivente a rimuoverla a metà gennaio dal luogo dove aveva avuto un incidente un mese prima e a lasciarla in un parcheggio nello stesso comune.

  • 23 aprile 2014

    [Video - Il caso nella puntata del 23 aprile 2014]

  • 30 aprile 2014

    [Video - Il caso nella puntata del 30 aprile 2014]

  • 17 giugno 2014

    Al largo del porto di Brenzone (Verona), nelle acque del lago di Garda, è stata recuperata dai sommozzatori della polizia una cassa contenente un involucro dalle fattezze umane, avvolto in sacchi di cellophane nero, stretti con nastro adesivo . Potrebbe trattarsi del corpo di Federica Giacomini.

  • 18 giugno 2014

    Dopo il riconoscimento del legale dei genitori, è arrivata anche la conferma della Questura di Vicenza: è Federica Giacomini la donna ripescata cadavere in una cassa nel lago di Garda. L'elemento principale per il riconoscimento l'assenza di una falange dal quarto dito della mano destra, una menomazione che aveva fin da giovane. In base all'autopsia, che avrebbe evidenziato una serie di fratture craniche, si ipotizza che la donna sia stata uccisa con violenti colpi alla testa.

  • 9 settembre 2015

    Il giudice dell'udienza preliminare di Verona ha riconosciuto Franco Mossoni, 56 anni, colpevole di aver ucciso la convivente Federica Giacomini, in arte Ginevra Hollander, e di averne occultato il cadavere dentro una cassa azzurra gettata nel lago di Garda. La condanna è a venti anni di reclusione più dieci di misura di sicurezza quando avrà espiato la pena. Disposta anche una provvisionale di 100 mila euro per ciascuno dei genitori della vittima. Il legale della famiglia Giacomini, l'avvocato Paolo Mele, ha annunciato l'intenzione di chiedere anche un risarcimento in sede civile “perché ci sono stati servizi pubblici che hanno affermato che Mossoni era sano, prima che lui uccidesse in quel modo Federica Giacomini”.