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Scomparso

Mario Biondo

Mario Biondo, giovane cameraman palermitano, è stato trovato morto impiccato il 30 maggio 2013 a Madrid, in Spagna, in casa della moglie, una famosa conduttrice televisiva spagnola. Gli inquirenti spagnoli hanno archiviato il caso come un suicidio ma i genitori non ci hanno mai creduto.

  • 18 ottobre 2013

    Sarà riesumata la salma di Mario Biondo, il cameraman palermitano trovato morto il 30 maggio a Madrid. Il pm Geri Ferrara, che ha aperto un fascicolo dopo l'esposto dei familiari della vittima, assistiti dall'avvocato Toni Palazzotto, ha disposto una nuova autopsia sul cadavere. Il nuovo esame sulla vittima sarà eseguito dopo la notifica alle parti offese. Saranno analizzati anche i pc in possesso della famiglia. Mentre il cellulare e un computer portatile sono ancora in Spagna presso la moglie di Biondo, Raquel Sanchez Ilva, famosa conduttrice televisiva spagnola.

  • 23 ottobre 2013

    Il procuratore della Repubblica di Palermo, Francesco Messineo, ha reso noto di aver deciso di "avviare una indagine a carico di ignoti per i reati di cui agli artt. 575 e 577 c.p. (omicidio con l’aggravante della premeditazione)" e di aver già delegato ai Carabinieri una serie di accertamenti su cui vige il segreto investigativo. In un'appunto inviato a "Chi l'ha visto?" il procuratore spiega di avere preso la decisione alla luce dell'esposto presentato dai genitori di Mario Biondo il 26 settembre, nel quale si evidenziavano le incongruenze del caso e la frettolosa chiusura delle indagini spagnole, chiedendo l'apertura di un'inchiesta in Italia. Messineo ha inoltre annunciato che il 16 dicembre conferirà al prof. Paolo Procaccianti, dell'Istituto di Medicina Legale di Palermo, "l'incarico di consulenza tecnica, previa esumazione del cadavere di Mario Biondo, al fine di accertare le esatte cause del decesso ed individuare tutte le altre circostanze che possano indurre a ritenere che la morte non sia stata determinata da un suicidio ma possa essere stata cagionata da terzi". 

  • 29 maggio 2014

    Un anno dopo la morte di Mario i familiari e gli amici hanno organizzato una fiaccolata per sollecitare le autorità a chiarire le circostanze misteriose della morte del cameraman, archiviata in Spagna come suicidio. Appuntamento domani a Palermo, in piazza Politeama alle 21.

  • 18 gennaio 2016

    I pm di Palermo Calogero Ferrara e Claudio Camilleri, che indagano sulla morte di Mario Biondo, archiviata come suicidio o incidente dalla giustizia locale, sono arrivati nella capitale spagnola per procedere agli interrogatori della moglie, la conduttrice Raquel Sanchez Silva, e di altre otto persone. Fra queste ci sarebbero due giornaliste spagnole e la donna delle pulizie che il 30 maggio 2013 trovò il corpo di Biondo e avvertì la moglie Raquel.

  • 13 aprile 2016

    Paolo Procaccianti, Il medico legale incaricato dalla procura di Palermo dell'autopsia sul cadavere riesumato di Mario Biondo, ha depositato la relazione sulle foto del corpo e della scena del delitto. Secondo l'anatomopatologo, il cadavere non avrebbe segni né di violenza né di pressione e quindi si sarebbe stretto da solo la pashmina di seta attorno al collo, dopo averla attaccata alla libreria nella casa di Madrid dove abitava con la moglie Raquel Sanchez Silva. Le immagini del corpo e della stanza in cui fu trovato sono state consegnate ai sostituti procuratori Geri Ferrara e Claudio Camilleri dagli investigatori spagnoli durante l'ultima rogatoria effettuata dai magistrati palermitani a Madrid. Sulle immagini è in corso anche l’analisi del consulente incaricato dai familiari di Mario Biondo, Roberta Bruzzone.

  • 8 ottobre 2018

    La procura di Palermo ha disposto una seconda esumazione della salma di di Mario Biondo, il cameraman italiano trovato morto nel 2013 nell'appartamento di Madrid dove viveva con la moglie. A maggio un magistrato spagnolo aveva riaperto il caso, che in Italia è ora affidato ai sostituti procuratori Domenico Gozzo e Rita Fulantelli. Il 5 Novembre presso la procura si terrà il conferimento dell’incarico ai consulenti tecnici.

  • 18 novembre 2020

    Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Roberto Riggio, ha accolto l’opposizione della famiglia di Mario Biondo alla richiesta di archiviazione e ha disposto altri sei mesi di indagini. Il gup ha chiesto una serie di accertamenti tecnici e informatici, l’acquisizione di immagini e documenti dell’inchiesta spagnola e approfondimenti medico legali sulle cause della morte. La procura di Palermo concordava con l’ipotesi degli inquirenti spagnoli che avevano archiviato come suicidio la morte del cameraman, trovato senza vita il 30 maggio 2013 a Madrid nell’appartamento dove viveva con la moglie Raquel Sanchez Silva. La famiglia, che ha presentato perizie di propri consulenti, sostiene l’ipotesi di omicidio.

  • 1 agosto 2022

    ll gip Nicola Aiello ha archiviato l'inchiesta sulla morte di Mario Biondo, trovato nel 2013 impiccato con una pashmina a una libreria della sua casa di Madrid, dove abitava con la moglie, nota giornalista spagnola. Per il giudice, comunque, non si trattò di suicidio ma di omicidio, rende noto la madre del cameraman Santina, ma per il tempo trascorso non è più possibile risalire ai responsabili. "Gli elementi che si traggono dal fascicolo del pubblico ministero ad avviso del giudice smentiscono la tesi suicidiaria e lasciano pensare che Mario Biondo fu ucciso da mani rimaste ignote e successivamente collocato in una posizione atta a simulare un suicidio”, scrive il gip nelle motivazioni della decisione. “E’ per queste ragioni - aggiunge - che ad avviso dello scrivente pur essendo rintracciabile dal fascicolo del pubblico ministero numerosi segmenti probatori che depongono per la tesi omicidiaria sostenuta dagli opponenti, la distanza di tempo dai fatti da cui si procede ha di fatto pregiudicato la possibilità di svolgere delle indagini che avrebbero potuto consentire di individuare gli autori dell'ipotizzato omicidio, per tale motivo ha disposto l'archiviazione del fascicolo". Nella puntata di "Chi l'ha visto?" del 2 dicembre 2020 la prova testimoniale che aveva fatto riaprire le indagini.