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Scomparso

Alfonso Bisogno

Data pubblicazione:10/05/2010

Alfonso Bisogno aveva 38 anni quando è scomparso misteriosamente insieme al suo assistente, Giuseppe Di Pietro. Noto imprenditore, Alfonso Bisogno era soprattutto conosciuto per essere a capo della BSA srl, Bestiame Selezionato Allevamento,  un'azienda fiorente nel settore dell'allevamento con sede a Giulianova in Abruzzo dove si era trasferito in seguito al matrimonio. Nella cittadina abruzzese lo aveva raggiunto suo fratello, allora diciottenne, per aiutarlo nella gestione del lavoro. La famiglia era originaria del beneventano. La BSA forniva capi di bestiame selezionato a molte aziende del centro sud d'Italia. A parte il passa parola tra gli allevatori, una buona fonte di pubblicità per l'azienda era costituita dai veterinari di zona che suggerivano agli allevatori interessati le aziende a cui rivolgersi. Gli allevatori ricevevano contributi dallo Stato per l'acquisto di capi selezionati. Un volume d'affari notevole, che, col senno del poi, poteva fare gola a molti. Sul finire degli anni 70 si rivolse alla BSA anche un'azienda della provincia di Potenza. Alfonso Bisogno aveva appuntamento con qualcuno legato a quell'azienda a Castel Lagopesole quel  29 giugno 1981. In quella data si teneva inoltre una grossa fiera del bestiame a cui l'uomo avrebbe dovuto partecipare. Alfonso Bisogno si era mosso da Giulianova di buon mattino con Giuseppe Di Pietro a bordo della sua Mercedes 3000 nuova di fabbrica. Non tornarono più a casa. Alfonso Bisogno non rivedrà più i suoi due figli di 3 e 5 anni e la sua giovane moglie. L'auto dell'uomo fu trovata completamente bruciata su una piazzola di sosta sulla Salerno-Reggio  Calabria, poco distante dallo svincolo per Potenza, 8 giorni più tardi.

  • 13 luglio 2011

    Il fratello di Alfonso Bisogno, in collegamento da Potenza insieme a Gildo Claps e  Filomena Iemma, ha lanciato un appello: "Mio fratello è scomparso il 29 giugno 1981, dopo pochi giorni dalla vicenda del piccolo Alfredino e la gente non ha dato molto peso a questa scomparsa. Mio padre, dopo poco, è morto di crepacuore. Io ero molto giovane e gli inquirenti ci hanno fatto capire che non c’era niente da fare. Io voglio portare un fiore a mio fratello. Abbiamo fatto un’istanza con per avere le carte".
    Anche Gildo Claps è interveuto a sostegno dei familiari di Alfonso Bisogno: "L'avv. Giuliana Scarpetta da oltre un anno ha fatto richiesta per ottenere il fascicolo sulla scomparsa. C’è qualcosa che non va, poiché il fratello ha il diritto di acquisire e visionare le carte per sapere come sono andate le cose. Si parla di un assassinio e in tal caso ci sono degli assassini in circolazione. Qualcuno pretende che i familiari si rassegnino. Mentre invece i colpevoli devono essere assicurati alla giustizia".  "Ci sono molte famiglie che vivono a metà da molti anni. Io non sono mai stato interrogato e insieme a 'Chi l'ha visto?' mi rivolgo alla Procura per andare avanti nella ricerca della verità", ha concluso il fratello di Bisogno.