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Scomparso

Stefano Leo, ucciso per strada a Torino

Data pubblicazione:12/03/2019

Stefano Leo, 33 anni, è stato accoltellato alla gola in pieno giorno a Torino sul Lungo Po Machiavelli. Erano le 11 di sabato mattina e lui stava andando al lavoro quando è stato brutalmente ucciso. L’assassino non gli ha rubato nulla e non ci sono elementi nella vita del giovane per risalire a un movente. Il killer potrebbe essere uno squilibrato o qualcuno in preda all’alcol o alle droghe. Sulla base delle prime testimonianze, l’assassino viene descritto come un uomo con i capelli rasta e giubbotto con una scritta rossa sul davanti. I Carabinieri di Torino stanno ancora raccogliendo ed esaminando le immagini delle telecamere della zona. Chi ha ucciso Stefano? C’è uno squilibrato che accoltella i passanti a Torino?

  • 31 marzo 2019

    "Ho ucciso io Stefano Leo": Fermato dai Carabinieri Said Mechaquat, 27enne cittadino italiano di origini marocchine, con piccoli precedenti penali. Si è presentato spontaneamente dopo la manifestazione di familiari e amici che chiedevano giustizia per il giovane ucciso a #Torino il 23 febbraio. Ha confessato e fatto trovare l'arma del delitto, ma ha non ancora chiarito il movente.

  • 5 luglio 2019

    “E’ stata una scelta tragicamente casuale, il mio assistito è uscito dal dormitorio, è andato al supermercato dove ha comprato un coltello di venti centimetri e ha ucciso con un colpo solo Stefano Leo”. Così il difensore di Said Machaouat, avvocato Basilio Foti, in diretta telefonica con “Chi l’ha visto? 11,30”, a poche ore dal fermo  dell’uomo che si è autoaccusato dell’omicidio del giovane a Torino. “Mi ha detto di essere stato in sofferenza per giorni e che si doveva assolutamente liberare. Non c’è logica nel suo racconto, ha detto di stare male perché è un papà che non vede da anni suo figlio”, ha aggiunto. Nonostante la piena confessione del 27enne Machaouat, che ha fatto ritrovare un coltello che sarebbe l'arma del delitto. il suo legale è dubbioso: “Perché dice di aver colpito con la sinistra lui che è destro? Inoltre la sua versione è quella che racconta un gesto da squilibrato e lui non mi sembra che lo sia. E' solo una mia impressione, da uomo e non da avvocato. La certezza l’avremo comunque con il Dna sul coltello”, ha concluso l’avvocato Foti.

  • 4 aprile 2019

    "Per tanti mesi ho vissuto nel terrore. Da due anni aveva cominciato ad avere atteggiamenti aggressivi... l'ho denunciato più volte… Era pericoloso ma non era pazzo": La ex datrice di lavoro dell'uomo che ha confessato l'omicidio di Stefano Leo a Torino. Said Mechaquat poteva essere fermato prima?

  • 5 luglio 2019

    Il presidente della Corte d'appello del tribunale di Torino ha mostrato a &ldquo;Chi l&rsquo;ha visto?&rdquo; lo stato degli uffici della cancelleria. Proprio qui ci sono i faldoni nei quali si trova ancora il documento che doveva portare in carcere l'assassino di Stefano Leo. Dunque, Said Mechaquat non sarebbe stato ancora libero per la mancanza di personale dedicato a smaltire la grande mole di lavoro accumulato.<br /><br /><iframe style="border: none; overflow: hidden;" height="315" src="https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fchilhavisto%2Fvideos%2F1004836226377554%2F&amp;show_text=0&amp;width=560" frameborder="0" width="560" allowtransparency="65535" scrolling="no" allowfullscreen="true"></iframe>