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Scomparso

Domenico Miraglia

Edizione:1997/1998
Data pubblicazione:16/12/1997

Domenico Miraglia, un giovane muratore di 26 anni, è stato trovato morto in un albergo dell' isola caraibica di Santo Domingo, in località La Romana. Sembra che ad ucciderlo sia stato un mix fatale di alcool e sonniferi. Il giovane è morto lo scorso 5 novembre. "Mimmo", così lo chiamano gi amici, viveva con la sua ragazza a Teriasca di Sori, in provincia di Genova. I due, verso la metà di ottobre, decidono in gran segreto di partire per i Caraibi. A tutti dicono di trovarsi in Toscana. In realtà, il 17 ottobre, si imbarcano con un volo charter per Santo Domingo. Ritorno previsto: entro 4 settimane. Sembra che Mimmo ed E. si siano separati all' inizio di novembre. Quello che è avvenuto dopo è avvolto nel mistero. I genitori del ragazzo ed il loro legale non sembrano credere alla morte accidentale. Mimmo avrebbe portato con sé circa 100/150 milioni, frutto di una truffa portata a termine prima di partire. Sembra infatti che il giovane abbia noleggiato, pagandoli con assegni scoperti, 4 escavatori, che poi sono stati venduti. La sorella di Mimmo sospetta che lo abbia aiutato "una persona di cui si fidava". Probabilmente un italiano. Si trova anche lui ai Caraibi?

  • 20 gennaio 1998

    Domenico Miraglia sarebbe morto "per aver bevuto troppa birra". L' autopsia parla di "intossicazione alcolica grave - acuta" e il medico dominicano che ha eseguito gli esami autoptici ha confermato a "Chi l' ha visto?" di aver trovato nel corpo del giovane tracce di alcool in concentrazione altissima. Gli esami, però, contrastano con quanto trovato nella stanza dell' albergo, chiusa dall' interno, dove è stato scoperto il cadavere del giovane. Qui non c' è traccia di grossi quantitativi di birra: solo una bottiglia, bevuta a metà. C' è invece una confezione vuota di sonniferi che però, stando sempre all' autopsia, Domenico non avrebbe ingerito. Il primo referto medico parlava invece di "intossicazione da farmaci ("Dormital 50") e alcool e asfissia da pressione". Il giovane muratore ligure era arrivato all' "Hotel Condado" la mattina del 4 novembre intorno alle 10.00. Era da solo. Alla signora Maria, la donna che gestisce il piccolo albergo, avrebbe detto di volersi trattenere per 3 giorni e che avrebbe dormito per 24 ore. Poi si sarebbe chiuso in camera dopo aver acquistato una birra. Secondo l' autopsia sarebbe deceduto poco dopo. La sua morte è stata scoperta nel pomeriggio del giorno successivo. Il padrone dell' albergo ha riferito a "Chi l' ha visto?" di aver visto Domenico, la sera del 4 novembre, triste e sconsolato bere una bottiglia di rhum sui gradini dell' albergo. Se così fosse, perché l'uomo non ha reso questa testimonianza -che contrasta con la presunta ora della morte di "Mimmo"- alla polizia? Domenico era arrivato sull' isola caraibica con la sua giovane ragazza che lo avrebbe poi lasciato per fuggire con Michele, un giovane dominicano. Stando al racconto di un italiano, che "Mimmo" aveva da poco conosciuto, e con il quale aveva intenzione di costruire un villaggio turistico, la ragazza lo avrebbe lasciato in occasione di una sua temporanea assenza. Era il 3 novembre. Sembra che "Mimmo" avesse con se pochi soldi e che stesse cercando di "inventarsi" un' attività che gli permettesse di rimanere sull'isola. Ad un altro italiano avrebbe infatti confidato di essere stato invitato sull' isola da un amico, poi sparito, che gli aveva proposto un lavoro e gli aveva addirittura pagato il biglietto aereo. "Chi l' ha visto?" ha consegnato il materiale raccolto a Santo Domingo alle autorità italiane che hanno aperto un inchiesta sul decesso del giovane.